nella presa di posizione odierna della Minoranza in merito alla notizia, venuta fuori nelle scorse ore durante la trasmissione di TRS “La Giostra” condotta da Michele Termine, secondo cui – stando a quanto riferito dal sindaco Francesca Valenti – l'attesissimo bando per l'individuazione del partner privato per la riapertura e gestione delle Terme di Sciacca sarebbe pronto per essere pubblicato nelle prossime settimane.
I consiglieri comunali di centrodestra più la Deliberto evidenziano che “quando si parla di terme è innegabile che la rabbia e le perplessità inducano a riflessioni amare. La notizia della possibile concretizzazione di un processo atteso da anni, nei quali le Terme sono state chiuse e devastata, viene considerata, con le dovute precauzioni, utile a dare l’avvio ad una possibile svolta. Esponenti della minoranza che, tuttavia, ritengono opportuno fare una seria riflessione sul ruolo che riveste la nostra città e l’intero consiglio comunale.
Si domandano, così, perché, ad oggi, non siano stati resi partecipi di queste possibili sostanziali novità, perché il Consiglio comunale, che “dovrebbe” rappresentare l’intera città, non sia stato informato e perché la stessa regione Sicilia, in sinergia con l’Amministrazione Valenti, non renda pubbliche le novità ed i passi avanti compiuti in questi mesi. “Il troppo silenzio lascia, come sempre, spazio ai cattivi pensieri”, sostengono Cinzia Deliberto, Pasquale Bentivegna, Calogero Bono, Silvio Caracappa, Lorenzo Maglienti, Giuseppe Milioti, Salvatore Monte e Carmela Santangelo. L'accusa all'amministrazione è di aver fatto perdere la “carica politica” al Consiglio comunale, visto che non esiste più quello che viene definito “serio e produttivo confronto” tra le parti. “Se il Sindaco – osservano i firmatari della nota - è in possesso di una bozza del bando o di una visione generale dell’impianto del bando stesso, ci informi e ci delinei il suo contenuto ancora prima che i giochi siano fatti”.
Se il bando è pronto non possiamo che essere felici – aggiungono - ma – chiariscono - al contempo, è opportuno che la città venga debitamente informata. E’ una questione di rispetto e garbo istituzionale che dovrebbe vederci tutti d’accordo nella possibilità di “analizzare” quello che, si spera, potrebbe rappresentare uno strumento di “rinascita e resurrezione” del patrimonio più importante della nostra città.
Consiglieri di opposizione i quali ricordano che per anni si è assistito a siparietti, passerelle e chiacchierate rassicuratrici ma ad oggi, di concreto, non abbiamo visto nulla. Pensiero che vale per tutti, per tutte le parti politiche (nessuna esclusa), parti politiche che dovrebbero capire che i saccensi, cosi come gli abitanti di Acireale, non sono numeri utili solo durante le elezioni ma cittadini responsabili e bisognosi di riavere ciò che è loro.
Al presidente del consiglio comunale si chiede di farsi portavoce della necessità di un incontro e si informi la città sulle reali novità…sperando che ci siano davvero.