arriva lo stop anche per la grande distribuzione. Pure nei centri commerciali sarà vietato il pane fresco la domenica, come ha sancito il Tar in relazione alla richiesta di sospensiva del decreto dell’assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano che era stata avanzata da Federdistribuzione. Non solo i panifici chiusi e la vendita nei supermercati limitata al pane del giorno prima o surgelato. Anche le attività all’interno dei centri commerciali dovranno attenersi alla regola di base del decreto regionale finalizzata a garantire il diritto al riposo dei panificatori.
Un decreto più volte rivisto e corretto, in realtà, che ancora non riesce a soddisfare le associazioni dei panificatori che invocano una legge organica, più volte promesse, ma non ancora partorita.
Le disposizioni attualmente in vigore prevedono l’obbligo di non panificare la prima e la terza domenica di ogni mese con la facoltà, come successo a Sciacca , di attuare un calendario mensile, d’accordo con l’amministrazione, che consente di scegliere la giornata di non panificazione, diversa dalla domenica.
Insomma ci si deve fermare lo stesso e osservare una giornata di riposo, stabilendo però un calendario. La Cna di Sciacca dichiara di avere sollecitato l’amministrazione ad effettuare, comunque, i necessari controlli per verificare che le regole vengano rispettate.
Controlli da estendere ai panifici, ma anche alle attività commerciali all’interno delle quali può essere venduto solo il pane del giorno prima o solo quello semilavorato o surgelato che necessita solo della doratura.
Una deroga è concessa per il periodo estivo, da giugno a settembre, ma nei comuni turistici che su disposizione del sindaco possono panificare anche la domenica.