Si prevede, dunque, una estate difficile per la Sicilia sia dal punto di vista della siccità sia dal punto di vista dell'approvvigionamento idrico. In tutte e 23 dighe siciliane il saldo dell'acqua è negativo rispetto al fabbisogno e rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Da maggio 2016 a maggio 2017 la diga Arancio a Sambuca di Sicilia è passata da 28 a 24,8 milioni di metri cubi di acqua, mentre la diga Garcia a Contessa Entellina contiene al momento 60 milioni di metri cubi di acqua a fronte di una capienza totale di 80. L'invaso Poma a Partinico è passato da 60 a 34 milioni di metri cubi di acqua nel giro di un anno, quello di Piana degli Albanesi da 19 a 12, ma il trend è negativo dovunque. I dati più difficili da affrontare sembrano essere quelli riguardanti l'agrigentino e il palermitano. Le riserve idriche sono ridotte a causa della mancanza di precipitazioni che da febbraio in poi sono scomparse. Si arriva fino al 500% in meno rispetto alla media del periodo. Il dato è destinato a peggiorare perché di solito da giugno a settembre in Sicilia non si prevedono grosse precipitazioni. Per la Regione non ci sarà alcuna emergenza, anche se non è escluso un piano di razionalizzazione dell'acqua: in poche parole, se diminuisce l'acqua nelle dighe, occorre ridurre in proporzione anche l'acqua per usi potabili e irrigui. Secondo il servizio informativo agrometeorologico siciliano, le piogge sono state molto abbondanti a dicembre e gennaio, e ce ne siamo accorti anche a Sciacca e Ribera, per poi sparire da febbraio in poi lasciando a secco diverse aree. Il deficit idrico ha messo in crisi anche l'agricoltura, soprattutto le coltivazioni di cereali e agrumi. Le 23 dighe siciliane hanno accumulato soltanto 461 milioni di metri cubi di acqua a fronte dei 537 dello scorso anno, e molti degli invasi non sono nemmeno a metà della loro capacità complessiva. L'obiettivo della Regione, a lungo termine, per risolvere il problema è quello di evitare le dispersioni e riparare le condotte idriche più vecchie. Molti lavori dovrebbero partire entro il prossimo anno tramite i fondi provenienti dal Patto per la Sicilia. Intanto niente acqua a Grotte, Racalmuto, Castrofilippo, Naro, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa a causa di un guasto all'acquedotto Tre Sorgenti. Girgenti Acque ha predisposto delle autobotti in piazza per permettere agli utenti di rifornirsi.