invece del sindaco Francesca Valenti, ha appena ricevuto il decreto di finanziamento destinato al comune di Sciacca per l'efficientamento energetico dalle mani del presidente della Regione Nello Musumeci.
Una fotografia che dal punto di vista comunicativo tende a ribadire che in merito alla dotazione assessoriale al comune di Sciacca non è cambiato ancora niente. Nel senso che malgrado gli sia stato chiesto di congelare le proprie dimissioni, (indotte da esigenze personali e professionali), l'attuale assessore al Turismo è regolarmente al lavoro.
Sono trascorse tre settimane da quando Tulone, che, ricordiamo, dopo l'estate 2018 subentrò a Filippo Bellanca nell'ambito del celebre azzeramento della giunta Valenti, ha confermato q uanto si sapeva già da almeno inizio anno, ossia la sua necessità di lasciare lo scranno assessoriale. Da quel momento è iniziata la ricerca di un sostituto, in un clima tuttavia di preoccupazione da parte di Francesca Valenti in ordine ai possibili inevitabili contraccolpi politici che sarebbero inevitabilmente scaturiti da questo ennesimo imprevisto cambiamento politico. Risultato: Tulone continua a stare al suo posto, ad esercitare regolarmente le sue prerogative. Tuttavia, rispetto alle recenti indiscrezioni e ricostruzioni giornalistiche, pare che l'ingegnere Tulone continui a ripetere a tutti che in realtà è lui che ha congelato le sue dimissioni, proprio per evitare di mettere in difficoltà l'amministrazione.
Nel frattempo si parla dei possibili sostituti. E si apprende così di un presunto intenso pressing tuttora in corso da parte del Partito Democratico nei confronti di Sino Caracappa, patron della Vertigo Srl, la società che gestisce la Multisala Badia Grande ricavata, com'è noto, all'interno di un immobile di pregio della storia di Sciacca che l'allora amministrazione guidata da Ignazio Cucchiara affidò con il project financing. Al giornalista Giuseppe Recca che lo ha interpellato per il Corriere di Sciacca, Sino Caracappa in effetti ha negato abboccamenti politici formali nei suoi confronti, rilevando in ogni caso presunte oggettive difficoltà da parte sua nell'accettare un'eventuale offerta che scaturirebbero dai suoi molteplici impegni. Ad occuparsi personalmente della vicenda sembra sia Michele Catanzaro, il deputato regionale del Pd che intende chiudere al più presto questa storia, per evitare che l'opposizione, soprattutto quella di centrodestra, possa alimentare eventuali polemiche. Ma è difficile tenere a bada la discussione. Lo rivela anche l'intervento oggi al nostro Telegiornale di Giuseppe Milioti, il quale ricorda che in occasione dell’unico dibattito politico coincidente con la presentazione al consiglio comunale della Giunta Valenti bis (quella della terapia d'urto), aveva augurato buon lavoro soprattutto a Tulone, ritenendo che ne avesse più bisogno degli altri visto che gli assessori nominati dall’on. Michele Catanzaro, in perfetto stile renziano – ironizza il capogruppo di Progetto Sciacca - durano sempre non più di un anno. “Mario Tulone infatti – aggiunge Milioti – ormai si muove da dimissionario, e addirittura sta battendo il record, essendo durato ancora meno degli altri suoi predecessori”. Da qui, secondo il consigliere Milioti, la presunta collezione di rinunce di assessori raccolta da Catanzaro, considerato – accusa Milioti – che neanche uomini di punta del Partito Democratico vogliono più metttere la faccia su questa amministrazione, con un'attività politico amministrativa che – conclude il consigliere di centrodestra – di fatto non è mai partita.