nel quale si legge l'intenzione di volere richiedere all'Ati gli atti relativi all'aumento delle tariffe del 7% applicato “provvisoriamente” dal gestore dal 1 gennaio 2016. Intercopa si rivolge, quindi, all' organismo nato per vigilare sull'operato di Girgenti Acque. La richiesta di oggi fa seguito ad un altro sollecito, inoltrato sempre all'Ati lo scorso mese di maggio, riguardo l'errata base tariffaria del 2012, per cui, però, l'ente non ha fornito nessun documento e nessuna disponibilità a fissare un appuntamento per chiarire la questione. Ma Intercopa non si scoraggia e continua a chiedere spiegazioni relative all' aumento delle tariffe a partire dal 2016 che, al contrario di quanto previsto, provvissorio non è stato, dato che gli utenti continuano a pagare tutt'oggi in bolletta il 7% in più di quanto dovuto. Il Coordinatore Franco Zammuto chiede, quindi, all'Ati di fornire: i documenti di supporto alla proposta di aggiornamento del tariffario per il periodo 2016-2019; la matrice per la determinazione, il monitoraggio e il controllo del raggiungimento dei livelli di servizio per il periodo precedente e per il futuro; i volumi di acqua erogata e fatturata negli anni passati; i supporti e l'istruttoria sull'equilibrio conomico – finanziario e sull'efficenza gestionale, ed il piano di investimenti realizzati. Intercopa chiede infine, ancora una volta, all'Ati, di controllare maggiormente l'operato del Gestore Idrico, applicando tutte le sanzioni e le penali previste dai casi. Tariffe alle stelle a parte, infatti, non passa giorno, in città, in cui non si parli di disservizi, di perdite idriche, di fogne a cielo aperto e di acqua inquinata.