Catanzaro, Di Caro, Di Mauro, Gallo Afflitto, La Rocca Ruvolo, Mangiacavallo, Savarino e Pullara. Le organizzazioni professionali agricole che fanno parte di Agrinsime ritengono che la deputazione debba avere un ruolo importante nella vicenda dei costi dei consorzi di Bonifica e in particolare del Consorzio Agrigento3 arrivata ad un livello di insostenibilità da parte degli agricoltori in un territorio dove i produttori hanno sempre pagato e in anticipo. AGRINSIEME chiede, dunque, aiuto ai parlamentari regionali eletti in provincia , poiché è assurdo pretendere e chiedere per una esigenza di equilibrio di bilancio del Consorzio di Bonifica Agrigento3, un pagamento retrodatato di 6 anni, con un aumento del 325% della “BONIFICA”. I Consorzi , aggiungono i rappresentanti del mondo agricolo, sono stati da sempre governati e gestiti dalla Regione Sicilia con propri dipendenti, Direttori e Commissari. A pagare il prezzo delle decisioni sono sempre stati però gli agricoltori. Per Agrinsieme la problematica non può essere considerata una una cosa ordinaria o che spetti ad altri risolverla, ma deve impegnare anche e soprattutto i rappresentanti del territorio all’Assemblea Regionale Siciliana. E, per tale ragione, viene sollecitato un confronto con tutta la deputazione