sia i pazienti costretti ad attendere ammassati nelle poche stanze a disposizione o nei corridoi, sia i medici e gli infermieri costretti, a loro volta, a lavorare in queste condizioni. E’ la fotografia del pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca in questi giorni di festa tra Pasqua, pasquetta e 25 aprile. Giornate che nessuno si augura di passare in una struttura ospedaliera, men che meno se pure costretti ad attendere ore ed ore prima di potere solo accedere alla stanza dei medici, per poi comunque dover stazionare in locali angusti, su sedie e poltrone in condizioni pessime o in barelle e sedie a rotelle che già è un’impresa trovare libere. Il risultato? Una bolgia che in alcuni frangenti ha portato pazienti e familiari ad inveire contro tutto e contro tutti e a richiedere anche l’intervento dei carabinieri per un familiare che aveva sferrato un pugno contro una porta. Non è concepibile attendere per ore e in simili condizioni. Queste le legittime lamentele di chi ha avuto necessità in questi giorni di far ricorso alla struttura di emergenza del Giovanni Paolo II. E’ però in questo contesto di inferno dantesco che, sul fronte opposto, hanno lavorato medici e infermieri in servizio al Pronto Soccorso di Sciacca costretti a turni di lavoro massacranti e a fronteggiare pure le proteste dell’utenza. Due medici e due infermieri chiamati a far fronte alle esigenza di una utenza vasta che include tutti i comuni del circondario, oltra alla città di Sciacca che in questi giorni ha registrato notevoli presenze turistiche. Ad aggravare la situazione di affollamento, poi, si aggiunge spesso la carenza di posti letto nei vari reparti. E così al pronto soccorso stazionano non solo i pazienti con le urgenze, ma anche quelli che attendono di essere ricoverati in medicina, piuttosto che in chirurgia o in altre unità operative. Un affollamento che alimenta disagi e tensioni .
E in questo contesto c’è pure chi ne approfitta per rubare. E’ successo anche questo nei giorni scorsi al Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II dove è stato sottratto un telefono cellulare ad un paziente che si trovava nella sala d’attesa. Episodio che è stato segnalato alle forze dell’ordine e che ha portato alla successiva denuncia di un saccense con precedenti specifici. L’uomo è stato fermato dai poliziotti nel centro storico e trovato in possesso di un taglierino e del telefono cellulare che era stato rubato all’interno della struttura ospedaliera e che è stato successivamente riconsegnato al proprietario-