E’ un giorno festivo, ma in realtà il mancato ritiro della spazzatura è legato al problema degli impianti. Per sopraggiunti limiti di capienza sono chiusi sia il centro di compostaggio di contrada Santa Maria, sia la discarica di contrada Saraceno Salinella. Siamo ad un passo dall’emergenza rifiuti che potrebbe condizionare tutta l’estate. Questione che ieri è stata al centro di una riunione nella Sala Giunta del Comune di Sciacca alla quale hanno partecipato i sindaci dei comuni dell’ex ato, i vertici della Srr, i rappresentanti della Sogeir Impianti e delle due ditte che gestiscono il servizio. La situazione è drammatica e si rischia l’emergenza spazzatura, non solo a Sciacca ma in tutti i comuni che fanno riferimento ai due impianti. E infatti, i sindaci dell’ex Ato Agrigento 1, a fronte della eccezionale ed urgente necessità di tutelare la salute pubblica e l’ambiente hanno dato mandato al sindaco di Sciacca Francesca Valenti di adottare un provvedimento urgente che consenta la riapertura della discarica Salinella per il conferimento di sovvalli da filiere della raccolta differenziata e da spazzamento stradale.
Una autorizzazione al conferimento nei due impianti, in deroga ai limiti di capienza tutt’ora vigenti, perché l’alternativa sarebbe quella di dover ricorrere ad altre strutture, di privati, presenti in Sicilia, ma con costi elevatissimi.
E’ chiaro, al di là del provvedimento sollecitato a Francesca Valenti, che la situazione non può essere affrontata solo dai sindaci del territorio. E, infatti, si è dato mandato al sindaco di Sciacca di coinvolgere il Prefetto di Agrigento e l’assessore regionale Alberto Pierobon.
Quel che è certo è che domani, ma era già saltato il turno sabato scorso, l’umido non sarà ritirato e non è chiaro, al momento, se sarà possibile garantire il servizio sabato prossimo.