almeno 20, da un calcolo approssimativo. Abbeveratoi alimentati da una sorgente naturale che andrebbero però censiti. E' la proposta che arriva all'amministrazione comunale dai residenti e dagli imprenditori agricoli di contrada Castellana. La contrada lungo la provinciale 79 che collega Sciacca a Menfi che in questi giorni è stata interessata da un importante lavoro di pulizia effettuato dagli operai del Libero Consorzio di Agrigento. Un intervento di competenza provinciale coordinato dal geometra Antonio Sciarratta e dal responsabile del servzio Elio Chibbaro, più volte chiesto e auspicato dai residenti della zona e dai tanti, spesso ciclisti e altri sportivi, che attraversano l'arteria.
L'abbeveratoio completamente coperto da erbacce, era diventato una discarica di rifiuti, di ogni genere, anche ingombranti e pericolosi, come l'amianto. Rifiuti che sono stati anche quelli rimossi. Il servizio di pulizia disposto dal Libero Consorzio rientra in un intervento più consistente sui numerosi cigli stradali di competenza provinciale.
Rimossa la montagna di rifiuti e ripulita l'area dalle erbacce, abitanti e agricoltori della Castellana auspicano che il lavoro fatto non resti vano. Adesso, affermano, bisognerebbe pensare a valorizzare queste aree, permetterne la fruizione, l'utilizzo ai cittadini. Solo così aggiungono ne potranno avere cura, solo se questi spazi non vengono lasciati all'abbandono e al non utilizzo. L'idea è quella, dopo un accurato censimento di tutti gli abbeveratoi cittadini, di ripristinare con piccoli costi di manutenzione lo scolo delle acque. Scolo che non comporterebbe nessun costo per le casse del comune, dal momento che dovrebbero essere almeno una ventina ( a Pantaliano, Lazzarino, Fontana Calda, Castellana, San Marco per citarne alcuni) gli abbeveratoi saccensi che sorgono su antiche sorgenti di acqua. Si tratta di percorsi che in diverse realtà siciliane sono stati già attuati, e che, permetterebbero di salvaguardare dal segrado questi luoghi.