politici comunali. Già da prima dell'introduzione della recente norma che prevede la possibilità di aumentare il numero di componenti della giunta, Mario Tulone aveva comunicato al sindaco l'intenzione di lasciare la carica assessoriale. Stiamo parlando della inafferrabile “lettera di dimissioni” su cui da un bel po' di tempo la vulgata giornalistica ha speso fiumi d'inchiostro. Adesso però pare davvero che ci siamo, e domani pomeriggio alle 17 al Murphy's Pub di Antonio Segreto e Giusy Dimino il Partito Democratico presenterà ai giornalisti Sino Caracappa, ufficializzando così in una conferenza stampa il nome e il volto del sostituto di Tulone in seno all'amministrazione Valenti.
Un avvicendamento di cui si parla da settimane ma rimasto a lungo nel limbo di una trattativa che ha visto il fondatore del Letterando e dello Sciacca Film Fest in una pausa di riflessione tra, da un lato, le valutazioni sulle ragioni di opportunità e, dall'altro, la voglia di impegnarsi in favore della comunità. Sino Caracappa che avrà le stesse deleghe assessoriali di Tulone (Turismo, Sport e Spettacolo) con, in più, anche la Cultura, delega quest'ultima detenuta fino ad oggi dalla vicesindaco Gisella Mondino. Una richiesta chiara, quella di Sino Caracappa, di avere anche questo fardello, che si inquadra in quella che, oggettivamente, è un'attività professionale e artistica che è proprio la stessa che, attraverso le iniziative che si sono succedute negli anni alla Badia Grande, ha inequivocabilmente qualificato la cifra culturale di questa città.
Sino Caracappa che, dunque, decide di impegnarsi nell'attività pubblica. Una nuova scommessa, l'ennesima, per quanto lo riguarda, dopo i tanti riconoscimenti ottenuti nella sua attività non certo solo di gestore, attraverso la Vertigo Srl, della Multisala Badia Grande (monumento rinato grazie al project financing voluto da Ignazio Cucchiara nei primi anni Duemila), ma anche di operatore cinematografico, con ruoli importanti sia all'interno del Sicilia Film Commission sia come vicepresidente della Federazione Italiana Cinema d'Essai.
C'è stata poi anche la grande attenzione al mondo della letteratura, valorizzata attraverso un evento nato come satellite dello Sciacca Film Fest ma poi diventato indipendente, ancorché speculare.
C'è chi attende al varco, e non può essere altrimenti, Sino Caracappa. Se ne conosce la preparazione culturale, ma se ne conosce bene anche il carattere di uomo forte, che spesso non le manda a dire e che, probabilmente, per questo ne ha pagato anche qualche conseguenza. L'approdo di Sino Caracappa all'interno di una amministrazione che, diciamolo pure, al momento possiede un'immagine oggettivamente un po' sbiadita rispetto al consenso popolare, ancorché in una fase molto complessa, fatta di problemi contingenti che inducono a rivedere ogni giorno l'elenco delle priorità, è un fatto nuovo che apre un capitolo che non si conclude certamente oggi. La possibilità di reclutare altri due assessori (senza aggravi di spese a carico del comune) ha già visto risvegliarsi i soliti appetiti di una politica la quale dimostra sempre di preoccuparsi più di un'altra poltrona da occupare piuttosto che di un'immagine della città da rilanciare. Saranno altri mesi febbrili, dunque. Con gli occhi già puntati su una richiesta chiara venuta nei giorni scorsi dal gruppo di Sciacca Democratica, verso una ridefinizione delle deleghe assessoriali. Nuccio Cusumano ha apertamente dichiarato che ci sono assessori (si riferiva ai suoi, Brunetto e Segreto) che lavorano troppo, perché hanno troppe responsabilità, e altri che invece guarderebbero il panorama dal terrazzo. Pur presa da mille incombenze, Francesca Valenti ha ancora tanti ostacoli da superare.