si ufficializzerà solo l'ingresso nella giunta Valenti di Sino Caracappa. L'attribuzione delle deleghe assessoriali, invece, subirà un rinvio alla prossima settimana. È quanto è venuto fuori nelle ultime ore a seguito di qualche fibrillazione all'interno della maggioranza che sostiene il sindaco di Sciacca.
Non sarebbero piaciute, in particolare, a qualcuno, le nostre anticipazioni giornalistiche (che, comunque, non sono state smentite) in ordine alla possibile attribuzione al fondatore del Letterando in Fest e dello Sciacca Film Fest non solo delle deleghe di Mario Tulone, ma anche di quella alla Cultura, tuttora detenuta dalla vicesindaco Gisella Mondino. A puntare in piedi, in particolare, sarebbe stata Elvira Frigerio, consigliera comunale di Sicilia Futura. Francesca Valenti ha garantito che le deleghe assessoriali saranno tutte oggetto di discussione, anche nell'ipotesi di un possibile aumento del numero degli assessori.
Si è temuto, probabilmente, che la rinuncia della sola professoressa Mondino della Cultura, in questa fase, apparisse come una sorta di smacco ad personam, senza giustificazioni politiche valide. E così, dopo che Alberto Sabella ha avanzato l'ipotesi delle “larghe intese” (contestate da più parti dell'opposizione), e dopo che Nuccio Cusumano ha ribadito che Brunetto e Segreto hanno troppe deleghe, mentre altri assessori ne avrebbero troppo poche, adesso si pone anche la questione di Sicilia Futura, a cui Gisella Mondino fa politicamente riferimento.
Non si capisce, a questo punto, se e quando il sindaco potrà incaricare formalmente Sino Caracappa quale componente della nuova giunta. A meno che l'interessato non abbia già accettato di ottenere esclusivamente le deleghe di Turismo, Sport e Spettacolo (ma tra quelle in capo a Mario Tulone c'era anche la delega alla Protezione Civile) e di rimandare ai tempi politicamente più maturi anche l'assessorato alla Cultura. Insomma: non c'è alcuna tregua all'orizzonte per Francesca Valenti, costretta, tra un'emergenza rifiuti e la questione idrica a tappare anche le falle della possibile insoddisfazione politica tra i gruppi che la sostengono. La sensazione è che tutto verrà rinviato almeno a lunedì, quando il primo cittadino riunirà gli assessori per proporre loro una nuova rimodulazione delle deleghe. Come dire che ogni passaggio va fatto seguendo evidentemente i criteri della politica. Vedremo come andrà a finire.