alla realizzazione del biodigestore presso l’ex distilleria della Kronion. E’ stato ribadito a chiare lettere, ieri sera, durante i lavori del Consiglio Comunale di Sciacca che, peraltro, hanno registrato la presenza di una nutrita delegazione del Comitato Piana Scunchipani. Saccensi preoccupati di come sta evolvendo la vicenda, tenuto presente che la My Ethanol ha comunicato il 17 maggio scorso l’inizio dei lavori e che il parere richiesto alla professoressa Livreri, pur nettamente contrario all’investimento di Moncada per i danni ambientali che causerebbe, di fatto non consente di bloccare il progetto. La questione sta tutta qua, posto che la My Ethanol procede per la sua strada dopo avere incassato dai competenti uffici del Comune di Sciacca l’autorizzazione Pas, Procedura abilitativa semplificata, e dal Libero Consorio di Agrigento l’Autorizzazione Unica Ambientale. Un atto dovuto per quanto di propria competenza, hanno dichiarato ieri sera in aula i tecnici comunali. Eppure, il sindaco Francesca Valenti ha dichiarato ieri sera di avere chiesto al commissario dell’ex provincia, ente competente, di ritirare l’autorizzazione e di avere interessato anche il Prefetto di Agrigento Dario Caputo rappresentando la contrarietà della città di Sciacca alla realizzazione del progetto e la preoccupazione in termini di danno ambientale, paesaggistico ed economico.
Farò tutto quello che mi è consentito per bloccare l’iniziativa, ribadisce anche stamattina al nostro telegiornale Francesca Valenti, dopo che ieri sera nel corso del dibattito si è assistito alle più variegate proposte. C’è chi riteneva necessaria una mobilitazione cittadina, con sindaco e consiglio comunale a capo di un presidio davanti ai cancelli dell’ex distilleria Kronion, chi ha proposto una autoconvocazione al Libero Consorzio di Agrigento per manifestare il dissenso della città di Sciacca, chi ha invocato una ordinanza contingibile e urgente del sindaco di Sciacca per il rischio di danno ambientale legato alla realizzazione del progetto e chi, al contrario, ha anche manifestato il rischio, ammesso di riuscire realmente nell’intento di bloccare l’investimento, di un eventuale richiesta di risarcimento danni da parte di Moncada ( si è parlato di 5 milioni di euro). Si è persino contestato lo stesso parere espresso dalla consulente chiamata dall’amministrazione a valutare il progetto ed esprimere il parere, troppo striminzito a parere di qualcuno.
Per il sindaco Valenti, invece, che ha peraltro evidenziato come il lavoro dell’esperta non sia affatto concluso, visto che l’incarico ha durata trimestrale, è un documento importante, da far valere nelle sedi opportune, che siano anche quelle giudiziarie. Insomma, non ha escluso nessuna strada per tentare di raggiungere l’obiettivo.
Con quale esito, si vedrà