problemi irrisolti da decenni, come la vicenda dei “precari” o quella di servizi privatizzati come acqua e rifiuti (solo per fare degli esempi); una crisi economica che interessa tutto il Paese ma è più grave qui dove il Paese era già debole e dove l’apparato produttivo era più fragile. Parte da questa premessa l'intervento, oggi, del segretario provinciale della CGIL Massimo Raso, rivolto ai sindaci già eletti, ma anche ai due protagonisti del ballottaggio di domenica 25 giugno a Sciacca. Per tutti gli auguri di buon lavoro e l'auspicio che il consenso degli elettori si traduca in impegno costante, al servizio della collettività, senza scuse e senza alibi perchè tutti quando avete accettato di candidarvi eravate a conoscenza, sottolinea Massimo Raso, di quanto la situazione fosse difficile. Il segretario provinciale della Cgil esorta i nuovi amministratori comunali a non chiudersi nei palazzi e a puntare sulla partecipazione per trovare soluzioni comuni e condivise con chi nella società opera perché organizza interessi o svolge ruoli di rappresentanza. Basta con una politica autoreferenziale che ritiene di essere “unta dal Signore” e che pensa che sia faticosa la concertazione ed il confronto o che i cosiddetti “corpi intermedi” siano un peso e non una ricchezza, aggiunge il sindacalista, sottolineando come confronto e partecipazione, condivisione e socializzazione anche delle difficoltà, bilanci e democrazia partecipata, proprio in questa situazione difficile siano un punto di forza per chi amministra. Ovviamente la Cgil chiede che al centro dell'azione politica venga posta la questione lavoro e se questo sarà l'approccio, scrive Massimo Raso, il sindacato non verrà mai meno a dare il suo contributo, a caricarsi il peso che gli compete, senza guardare al colore politico delle amministrazioni.