Stiamo parlando della gara d'appalto per la demolizione e ricostruzione degli alloggi popolari di Largo dei Martiri di Via Fani a Ribera. Ieri era in programma l'ultima seduta della commissione, quella in cui si sarebbe dovuto procedere all'assegnazione dei lavori alla ditta aggiudicataria. Ma la stazione appaltante di Agrigento ha riscontrato delle anomalie nell'offerta presentata dall'impresa che, tra le venti che avevano partecipato al bando, si è piazzata al primo posto. Di conseguenza, la ditta dovrà adesso fornire una serie di giustificazioni e chiarimenti entro un nuovo termine, quello del 23 giugno prossimo. Insomma, di mese in mese, di settimana in settimana, non si riesce ancora a mettere un punto fermo ed arrivare alla aggiudicazione della gara d'appalto. Dapprima la data del 19 aprile, poi quella del 12 maggio, poi ancora quella di ieri, 14 giugno, adesso una nuova data, il 23 giugno. Una gara d'appalto che dunque ancora non si sblocca e che resterà alla storia per i ritardi accumulati, un caso emblematico di lungaggini e intoppi burocratici. Procedure di gara che, dopo la altrettanto lunga e tormentata fase di redazione del progetto da parte dell'istituto autonomo case popolari, prendono il via nell'estate del 2015, significa esattamente due anni fa, ma significa anche dopo tre anni e mezzo dalla ordinanza di sgombero degli alloggi che risale al febbraio del 2012. Sono dunque trascorsi cinque anni e mezzo da quando gli ex residenti di Largo dei Martiri di via Fani sono costretti a vivere in abitazioni prese in affitto, seppure con il contributo economico che il Comune di Ribera continua ad assicurare e che ammonta a 180 mila euro l'anno. Adesso non rimane che attendere l'ennesima data, quella di venerdì prossimo, per capire se i lavori di demolizione e ricostruzione degli alloggi popolari di Ribera potranno partire o meno. In ogni caso, se tutto andrà bene il 23 giugno, inizieranno non prima della fine dell'estate.