che ha in ogni caso il compito della manutenzione. È in sintesi il contenuto di una sentenza a favore del Comune di Sciacca, resa nota oggi dall’Ufficio Legale . Il verdetto della Corte di Appello di Palermo ha condannato una cittadina al pagamento, in favore del Comune di Sciacca, delle spese di giudizio per circa 1890 euro, oltre accessori, e al versamento del contributo unificato integrativo di circa 355 euro. L’’Ufficio Legale entra nel vivo della questione e spiega che la sentenza della prima sezione civile della Corte d’Appello di Palermo del 26 giugno scorso, ha confermato la decisione del giudice di primo grado, accogliendo pienamente l’indirizzo giurisprudenziale della Suprema Corte di Cassazione . In buona sostanza, i giudici di secondo grado hanno rigettato la domanda di risarcimento di una cittadina che – così come denunciato – nel percorrere a piedi una via ha perso l’equilibrio a causa di un dislivello della strada, cadendo e procurandosi delle lesioni fisiche. Per la Corte d’Appello “deve escludersi la responsabilità dell’Ente per i danni seguiti a una caduta provocata da una buca sul manto stradale se dall’istruttoria è emerso che la buca era ben visibile e facilmente evitabile con l’adozione di un comportamento attento.
Tanta enfasi per una sentenza? Comprensibile se si tiene conto dei tanti pronunciamenti contrari arrivati fino ad ora.
Uno su mille ce la fa, canta Morandi. E così , viene spontaneo commentare che una sentenza su mille è a favore del comune di Sciacca che, negli anni ha dovuto sborsare diverse migliaia di euro per risarcire cittadini che hanno avuto incidenti a causa di buche e avvallamenti. Soldi che, a conti fatti, avrebbero potuto essere investiti per sistemare le strade e che, invece, sono stati utilizzati per risarcimenti a seguito di sentenze di condanna del comune di Sciacca. Non a caso negli ultimi anni si è prestato particolare attenzione alla segnalazione delle tante situazioni di pericolo. Ad un certo punto non sono bastati i segnali stradali e le transenne che erano disponibili nei depositi e si è dovuto far ricorso ad una nuova fornitura.
Transenne e segnali di pericolo per evitare cause che, nella maggior parte dei casi, vedono soccombere il comune di Sciacca, costretto a pagare risarcimenti anche considerevoli, nei casi di incidenti più gravi. Poi, ogni tanto, arriva una sentenza favorevole. Una su mille, appunto.