per la commercializzazione dell’Arancia di Ribera a denominazione di origine protetta .
Nella campagna 2018/2019 l’ente di certificazione per la Sicilia ha appurato che sono state complessivamente commercializzate 10 mila tonnellate di Arance di Ribera DOP , nelle tre varietà Navelina, Brasiliano e Washington Navel.
E’ il record da quando l’Arancia di Ribera DOP è in commercio, ovvero dall'annata agrumicola 2009/2010, con una crescita rilevatasi costante, considerata la variabilità delle annate imposta dalle condizioni meteorologiche.
La crescita dei livelli produttivi e di commercializzazione dell’Arancia di Ribera DOP è significativa, dichiara il presidente del consorzio di tutela Giuseppe Pasciuta, in relazione ad un mercato e ad un pubblico che si avvicina sempre più ad un prodotto di qualità certificata ed in modo sempre più consapevole.
Le produzioni di qualità dell’Arancia di Ribera DOP sono riconoscibili dal marchio comunitario DOP in etichetta come tra le più importanti eccellenze agroalimentari italiane e dal marchio di garanzia del Consorzio di Tutela Riberella.
Non possiamo che ringraziare tutti i nostri produttori e confezionatori, le aziende di trasformazione e di confezionamento, ma soprattutto i consumatori che hanno scelto l’Arancia di Ribera DOP, portando sulle loro tavole un pezzo di Sicilia e sostenendo l’economia del territorio, ha aggiunto Pasciuta. .
Il Consorzio di tutela dell’Arancia di Ribera DOP con 292 aziende singole, 6 strutture associate iscritte nel sistema DOP ed oltre 1000 ettari di superficie coltivata, rappresenta un’importantissima realtà produttiva agricola in continua espansione. il Consorzio punta adesso a rafforzare le vendite nel territorio nazionale, ma soprattutto verso la crescita delle esportazioni in nuovi mercati esteri, anche con le produzioni biologiche e di Vaniglia apirena.
“Un comparto in continua crescita, afferma il presidente Giuseppe Pasciuta, che necessita comunque di investimenti in adeguate campagne informative e promozionali, di innovazioni nella produzione e di una maggiore adesione di nuovi produttori e confezionatori”.