al comune di Sciacca ha ormai assunto i connotati dell’emergenza. Dall’ufficio tecnico, alla polizia municipale, passando per gli addetti alla pulizia.
Quella che vi raccontiamo oggi, però, è l’emergenza personale al cimitero di Sciacca. La situazione non è stata mai rosea basti pensare che, anche nei periodi migliori, gli addetti al cimitero erano quattro, al massimo cinque.
Adesso la situazione è insostenibile e a certificarlo è stato proprio il dirigente Todaro con una lettera all’amministrazione nella quale ha rappresentato sostanzialmente l’impossibilità dei pochi impiegati a garantire i servizi cimiteriali.
Ne è scaturita una riunione tra l’assessore Leonte, il dirigente e i capi settore il cui unico risultato è stato quello di distaccare una volta settimana un operaio in aggiunta all’unico operatore cimiteriale che effettua le tumulazioni. Due persone, un solo giorno. C’è da augurarsi che giusto quel giorno nessuno dei due stia male perché il risultato sarebbe quello di rinviare le tumulazioni nel frattempo accumulate perché si muore, purtroppo, e in qualsiasi giorno della settimana. Questo per dire e rappresentare una situazione oggettivamente assurda e che non riguarda solo le tumulazioni, ma la carenza di custodi e di addetti alla pulizia. Le condizioni in cui versa il cimitero di Sciacca sono inaccettabili se si tiene conto che l’ultimo intervento straordinario risale al periodo della commemorazione dei defunti a novembre. Erbacce, sporcizia, una incuria generale che per quanti si recano al cimitero in visita ai propri defunti è incomprensibile e ingiustificabile. E’ consapevole della situazione l’assessore al personale Fabio Leonte che parla proprio di emergenza , ma ammette che è difficile trovare addetti qualificati da destinare al cimitero di Sciacca.
Il problema della pianta organica ormai ridotta ai minimi termini si riflette su tutti i servizi comunali, dichiara Leonte e se si interviene dirottando personale verso un settore rispetto ad un altro, ammesso che si trovi, il risultato alla fine è che si generano comunque dei disservizi.
In buona sostanza, da anni ci sentiamo dire che si può fare ben poco, se non niente, perché soldi non ce ne sono. A questo leitmotiv adesso ne abbiamo aggiunto un altro: molti servizi non si possono garantire perché non c’è personale a sufficienza. E se anche il cittadino dicesse: non pago le tasse perché non ho soldi a sufficienza?