della società consortile e della Spa. Lo hanno fatto dopo avere partecipato la scorsa settimana al consiglio comunale aperto che si è tenuto a Sciacca sulla futura gestione del servizio idrico integrato, nel corso del quale è emersa in modo chiaro, invece, la posizione delle associazioni che da anni si battono per l’acqua pubblica. Senza se e senza Spa, hanno detto le associazioni, per le quali l’unica via da seguire è quella della società consortile. L’unione dei comitati di quartiere della città di Sciacca, invece, non ha ancora una posizione definitiva e oggi ha chiesto un ulteriore incontro al sindaco e presidente dell’Ati Francesca Valenti, proprio per avere ulteriori chiarimenti in ordine alle due possibilità
Ci sono aspetti che si condividono e altri che non convincono sia dell’una , sia dell’altra ipotesi