agli anni in cui sindaco era Mario Turturici e per il quale si vedono ancora le tubazioni fuoriuscire dal sottosuolo nelle vie del centro storico.
L'ex assessore, oggi consigliere dissidente e autocollocatosi al di fuori della maggioranza, ha presentato un'interrogazione indirizzata al sindaco Francesca Valenti e all'assessore alle infrastrutture Calogero Segreto.
Chiede loro di riferire per iscritto in ordine allo stato dell'arte di quello che Mandracchia definisce l'appalto da 1,6 milioni di euro relativo al progetto di completamento della rete idrica in centro storico (residuo di un precedente contratto da 4 milioni che la ditta che dodici anni fa si era aggiudicata i lavori non completò interrompendoli e, come si ricorderà, lasciando il cantiere a metà).
Paolo Mandracchia oggi chiede di sapere se e quando, finalmente – osserva - le tubazioni che fuoriescono dal sottosuolo ormai da oltre una dozzina d'anni in centro storico, potranno essere destinate al loro corretto utilizzo. Un progetto a cui, ad opinione del consigliere, l'amministrazione dovrebbe imprimere una svolta.
E qui c'è la parte della polemica politica, dove Mandracchia per “svolta” dichiara di intendere anche l'ormai celeberrimo "cambio di passo", locuzione appartenente a Francesca Valenti (in uno con “terapia d'urto) che è stata generata dalla sostituzione degli assessori della sua prima giunta, cosa avvenuta ormai lo scorso anno.
“Stando a quanto risulta – evidenzia Paolo Mandracchia - questo appalto sarebbe stato espletato. Eppure - osserva - non si ha ancora alcuna notizia del conseguente necessario avvio dei lavori, mentre si nota che, eppure, talune forze politiche della maggioranza (il riferimento chiarissimo è al PD) sostengono che ci troveremmo di fronte a una presunta crescita del nostro territorio”.
Ritenendo che si debba cominciare a fornire risultati ben più concreti dell'azione amministrativa che non le solite parole, considerando che il progetto in oggetto risulta di fondamentale importanza per migliorare il servizio idrico e la tematica ambiente, Paolo Mandracchia confida dunque in una risposta urgente ed esaustiva.
Una vicenda, quella del progetto del completamento della rete idrica, per la quale per mesi il Libero Consorzio, presso cui la gara d'appalto fu svolta, attese la nomina di un incaricato del comune di Sciacca per l'espletamento delle pratiche di affidamento dei lavori. Tutto è rimasto fermo. E, come al solito, a Sciacca, fino all'interrogazione di oggi firmata da Paolo Mandracchia, il tema è stato letteralmente abbandonato.