dell'impianto di pubblica illuminazione del parco delle Terme da far partecipare ad un bando dell'Unione Europea. C'è a disposizione del comune una somma di 110 mila euro. C'era anche però una scadenza da rispettare, quella del primo settembre, altrimenti poi si sarebbe perduto il diritto a partecipare a questo bando.
Il punto è passato con 12 voti a favore e 8 astenuti. La partecipazione a questo bando è stata agevolata da una proroga dei termini. La decisione di investire queste somme per la pubblica illuminazione del parco delle Terme è scaturita da un'espressa volontà politica della giunta.
Il consiglio ha anche approvato l'acquisizione delle quote societarie del comune da Sogeir Impianti. Quote che sono state dirottate all'interno della Società di Regolamentazione dei Rifiuti.
Un dibattito è scaturito dalla richiesta di Calogero Bono al sindaco di riferire in aula sul recente mancato ottenimento da parte del comune dei finanziamenti dell'ultimo bando sulla realizzazione di asili nido comunali. Francesca Valenti ha ammesso che, di fatto, la mancata disponibilità di unità di personale sufficienti negli uffici del comune ha impedito di partecipare al bando in questione. Ne è venuto fuori un vero e proprio scontro tra maggioranza e opposizione, con toni particolarmente accesi. Prima che cominciassero i lavori si è riunita la commissione bilancio, durante la quale ancora Bono e Milioti hanno chiesto all'amministrazione chiarimenti sul recente affidamento del parco delle Terme dalla Regione al comune. Sotto i riflettori: il metodo considerato discutibile per questa consegna, posto che l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao aveva imposto una serie di prescrizioni tecniche che, però, non sarebbero state rispettate. “È tutto in regola”, ha però chiarito il sindaco Francesca Valenti, evidenziando come si sia comunque ottemperato ai contenuti della convenzione, e di come quell'atto non contenesse alcuna prescrizione. Opinione che non ha convinto del tutto l'opposizione, che con Calogero Bono ha fatto notare come il dirigente del Patrimonio Michele Todaro non avesse neanche ricevuto le chiavi del parco, finite invece in mani diverse, formalmente secondo lui non deputate ad un incarico del genere.
Consiglio poi venuto meno. I lavori dovranno essere riconvocati. L'ordine del giorno prevede anche i punti propedeutici al bilancio di previsione, a partire dall'approvazione dell'elenco annuale 2019 e di quello contenuto nel piano triennale delle opere pubbliche. Bilancio che però deve essere ancora approvato in giunta.