rispetto a quella che poi definiscono l’assurda vicenda riguardante la riapertura del parco delle terme. Dietro ad una “tentata” passerella politica (con tanto di nastro tricolore) sventata dal presidente Musumeci, si cela una vicenda che merita di essere approfondita per i consiglieri di opposizione che oggi hanno presentato una interrogazione scritta all’amministrazione comunale. Dopo il travagliato iter che ha portato alla cessione del bene dalla Regione al Comune e la riapertura del parco termale avvenuta ai primi di agosto, i quesiti posti dai consiglieri di centrodestra riguardano la gestione e la sicurezza. Chiedono se è vero che la persona deputata all’apertura e alla chiusura del parco è l’assessore Sino Caracappa e quale dirigente è preposto al rispetto della convenzione con la Regione. Convenzione che prevede tutta una serie di oneri per il comune di Sciacca. E infatti, l’interrogazione mira ad accertare quali lavori sono stati effettuati per rendere agibile il parco, quali e quante unità sono destinate alla manutenzione e quali inziative sono state assunte per garantire la vigilanza h24. Ancora, si chiede quando sarà riattivata la grande fontana e per quale motivo non è stata ancora messa in sicurezza.
A proposito di sicurezza, anche a seguito dell’incidente verificatosi a Ferragosto, l’opposizione di centrodestra ha chiesto copia di tutti i certificati di agibilità del parco e le conformità utilili alla fruizione pubblica del bene. Interrogazione che fa seguito alla riunione in commissione consiliare bilancio della scorsa settimana nel corso della quale è stata affrontata la questione della presa in carico e della gestione del parco delle Terme, proprio su richiesta del consigliere Calogero Bono. Oggi tutto il centro destra chiede se è vero che l’intera vicenda è stata gestita solo ed esclusivamente dal sindaco , senza il benestare della dirigenza.