quella di oggi è una rubrica delle segnalazioni piuttosto ampia. Iniziamo da contrada Poio Tabasi dove diversi sono i problemi, ma quello che più preoccupa i residenti è una frana che da almeno un anno è stata circondata da transenne. Temono da quelle parti che con la stagione invernale e le piogge il cedimento della strada diventi così pericoloso da costringere alla chiusura dell'arteria. Ipotesi che i residenti chiedono venga sventata con la sistemazione al più presto della frana. Sempre in zona in due diversi punti, due piccole piazzole di sosta, alcuni incivili hanno cominciato ad alimentare delle discariche, con pneumatici, sacchi neri e perfino materassi.
Ci spostiamo in contrada Bordea. Qui la perdita idrica che vi mostriamo ha già abbondantemente festeggiato i due anni, fanno sapere i residenti alla nostra redazione. Sistemata una sola volta con dell'asfalto messo a riempire la profonda buca che si era creata. L'acqua ha continuato a disperdersi e ad erodere il manto stradale. Il risultato è un fiume di acqua che continua a disperdersi ad ogni erogazione, e che almeno, irriga i terreni attigui. L'unica nota positiva difronte questo sperpero di acqua.
Un'altra perdita, questa volta alla rete fognaria, viene segnalata dai residenti di via delle Mimose alla Perriera. Strada dove la perdita è stata transennata e dimenticata, e le erbacce alte intorno ne sono perfettamente il segno. Una situazione preoccupante, affermano i residenti alla nostra redazione dal punto di vista igienico sanitario, alimentata anche dal buio che insiste la sera lungo la via, dal momento che di pali funzionanti della pubblica illuminazione ne sono rimasti solo un paio.
Chiudiamo la pagina delle vostre segnalazioni con un reportage che un residente di contrada Fontana Calda ha inviato alla nostra redazione. Foto che chiaramente tornano sul problema, più volte denunciato nei nostri Tg, delle periferie che molti incivili stanno trasformando in discarica. A qualsiasi ora del giorno da quelle parti vanno a scaricare, sotto il ponticciolo, rifiuti di ogni tipo, tanta plastica, eternit, abbigliamento.
Una nuova, l'ennesima discarica delle periferie, per un fenomeno difficile da arginare, alimentato da persone prive di ogni rispetto per l'ambiente. Fenomeno sicuramente molto esteso tanto quanto lo è il territorio saccense pieno di contrade e periferie, ma che in qualche modo, prima o poi occorrerà almeno provare a limitare.