e dello schema del triennale 2019-2021 in sala Falcone Borsellino. Il punto è già stato trasmesso al Collegio dei revisori dei conti, che avrà dieci giorni di tempo per licenziarlo. Dopodiché sarà la volta della Commissione bilancio e finanze, che di giorni ne avrà 30, più un'eventuale appendice (su richiesta) di ulteriori 15 giorni. Ma il tempo in realtà stringe, e parecchio. E non solo perché sia sul bilancio, sia sul rendiconto finanziario del 2018 la regione ha nominato un commissario ad acta. C'è tempo fino al 31 ottobre, infatti, per procedere anche alla attesissima stabilizzazione dei precari, cosa possibile solo se il bilancio sarà regolarmente approvato e vigente. Argomento, questo, che vede ancora il comune di Sciacca tra gli enti locali siciliani che non sono ancora riusciti a completare il percorso. Sono una settantina circa le persone interessate dalla necessità di uscire dalla condizione di precariato, assunte nel 1997 e tuttora in servizio.
Questione che rischia di trasformarsi naturalmente in un nuovo ennesimo scontro politico, perché l'opposizione non intende accettare l'impostazione-ricatto che le assegna alla fine la responsabilità della mancata stabilizzazione dei lavoratori precari, e per diverse ragioni. La più importante delle quali: il ritardo, più o meno giustificabile, con il quale questo strumento finanziario si accinge ad essere approvato. Anche lo scorso anno sul collo della minoranza a lungo si è stretto il nodo scorsoio della condizione irrinunciabile dell'approvazione dello strumento finanziario per salvare il destino dei precari. Questione dunque che si sta ripetendo. Sicuramente l'amministrazione si appellerà alla commissione affinché licenzi il proprio parere in tempi più brevi, ma il problema è ben diverso. La maggioranza non c'è più da tempo e, dunque, per approvare questo bilancio il sindaco è chiamato a reperire i numeri necessari in aula. Il problema non riguarda soltanto la possibile sanzione, in caso di mancata approvazione, dello scioglimento del Consiglio. Si impone, dunque, un negoziato tra maggioranza e opposizione che, però, vada nella direzione di tenere bassi i toni. L'orientamento nella maggioranza sembra essere quello di tendere una mano, nell'interesse diretto ma anche in quello dell'intera comunità, e non certo per ottenere il voto favorevole sul bilancio di previsione 2019, ma per costruire le condizioni affinché il risultato finale venga conseguito nel rispetto della dignità politica reciproca. Confidando naturalmente che non ci siano polemiche strumentali né tanto meno istigazioni reciproche allo scontro. Un messaggio soprattutto rivolto alla maggioranza. Sì, perché quando si ha bisogno di un aiuto, la superbia è meglio metterla da parte.
Solo così la possibilità che al 31 ottobre i precari in forza al comune di Sciacca potranno essere stabilizzati diventerà più di un'ipotesi.