e il consigliere comunale di opposizione al comune di Menfi Ezio Ferraro nell’elenco dei 107 amministratori comunali che hanno inviato un appello al presidente della Regione Nello Musumeci in relazione al disavanzo di circa un miliardo di euro che potrebbe comportare il blocco della spesa da parte della Regione e la conseguenza paralisi dei comuni. Già oggi, hanno evidenziato, amministrare un Comune è certamente un’impresa ardua a causa della drastica riduzione dei fondi erogati sia dallo Stato , sia dalla Regione nel corso degli anni.
Tutto ciò, aggiungono sindaci, assessori e consiglieri, ha prodotto l’assoluta incertezza nel redigere bilanci di previsione che , nella maggior parte dei casi, i Comuni sono costretti ad approvare oltre i termini consentiti e con le relative conseguenze che tutto ciò poi genera. A questa difficile situazione, si aggiunge ora la notizia che ha fortemente messo in allarme gli amministratori comjunali, ossia il fatto che l'Ars non può approvare leggi di spesa e quindi sono state stralciate tutte le norme che prevedono l’impiego di denaro pubblico, nello specifico non riceveranno fondi : teatri, associazioni antiracket, enti e fondazioni.
La Regione Sicilia sta pagando amaramente debiti accumulati nel corso degli ultimi decenni e che adesso hanno messo in ginocchio la macchina amministrativa regionale, bloccando numerose spese, sostengono i 107 amministratori che ritengono ormai fondamentale una inversione di rotta e da parte del Parlamento Regionale , affinché mettendo da parte la propria appartenenza di partito, si faccia promotore di iniziative che possano scongiurare che la situazione finanziaria precipiti ancor di più con le relative disastrose conseguenze.
Un appello a tutto il Parlamento Siciliano, dunque, affinchè prevalga un grande senso di responsabilità nell’affrontare il momento attuale. Sindaci, assessori e consiglieri evidenziano di non avere il potere di incidere nella politica regionale, ma rappresentano il sentimento delle migliaia di cittadini che alla fine verrebbe penalizzati dal blocco della spesa e dalla conseguenza erogazione di servizi importanti per le comunità locali.