E’ il capogruppo del Pd all’ARS Giuseppe Luca ad attaccare il presidente della Regione per quella che evidendemente ritiene una scelta ideologica e per meglio dire nostalgica.
Lo fa in riferimento alla recente notizia del finanziamento destinato alla valorizzazione e riqualificazione di tre borghi rurali in Sicilia realizzati negli anni quaranta su incarico del governo fascista. Una scelta che il capogruppo del Pd ascrive al governatore Musumeci, da sempre uomo di destra, come assessore ai Beni Culturali, delega che ricopre dopo la morte di Sebastiano Tusa. E non è un’accusa che Lupo lancia solo tramite i media quella di avere scelto tre “borghi fascisti”, ma il contenuto di una interrogazione all’ARS con la quale il Pd chiede al presidente Musumeci di rispondere in aula per spiegare quali criteri, che non siano quelli di matrice ideologica e di fede politica, hanno spinto a selezionare questi tre borghi fra tutti quelli già censiti in condizioni di degrado che, disseminati nell’intero territorio rurale regionale, meriterebbero azioni di recupero e valorizzazione.
Tra i tre siti “incriminati” c’è , come è noto, quello di Borgo Bonsignore a Ribera che ha ottenuto 2 milioni e mezzo di euro per la riqualificazione e valorizzazione, notizia che peraltro la scorsa settimana aveva alimentato una polemica tutta locale tra il candidato a sindaco Matteo Ruvolo e l’attuale sindaco della città Carmelo Pace, seppure improntata sulla ricerca del merito del finanziamento ottenuto. Per quanto sostiene il capogruppo del Pd, Borgo Bonsignore è stato scelto perché realizzato dal Duce. Oggi Carmelo Pace non ha voluto alimentare ulteriormente la polemica, né quella locale, né tantomeno quella regionale. Ha comunque dichiarato al nostro telegiornale che “ a prescindere da scelte eventualmente ideologiche o nostalgiche, c’è da ringraziare Nello Musumeci per avere dirottato su Ribera 2 milioni e mezzo di euro. Insomma sarà anche un borgo fascista, ma a Ribera guardano all’opportunità di riqualificare una località scelta, peraltro, in passato per una delle serate conviviali del Google Camp. E se a Ribera l’approccio è esclusivamente positivo e c’è da scommettere che così sarà anche per le altre due località che hanno ottenuto i finanziamenti, a Palermo la questione sfocia nella polemica politica con tutti i deputati del gruppo PD che parlano di risorse dirottate da Musumeci secondo criteri di ispirazione politica. Partito Democratico che infine, ma questo è probabilmente l’aspetto più rilevante, chiede si arrivi ad una rideterminazione del finanziamento e che i 14 milioni di euro vengano destinati a borghi selezionati attraverso i criteri della pianificazione strategica territoriale. Criteri che vadano oltre le ideologie politiche, in questo caso di matrice fascista.