per il Patrimonio Termale di Sciacca. Lo hanno fatto con una lettera in cui ribadiscono al primo cittadino il ruolo che che l'organismo si è prefissato: promuovere ogni possibile iniziativa finalizzata a favorire la più adeguata valorizzazione del patrimonio termale della città di Sciacca e quindi, in primis, per superare l’attuale fase di abbandono in cui versa questa risorsa di enorme e strategica importanza per lo sviluppo economico della nostra città e dell’intero comprensorio.
Per far questo – scrivono i promotori - il Comitato si è proposto di mettere in campo a livello nazionale, regionale e comunale, tutte le azioni di sensibilizzazione e di pressione ritenute utili per far sì che il patrimonio termale ritorni ad essere fruibile in condizioni ottimali di utilizzo, nel più breve tempo possibile. Si ribadisce poi come di questo Comitato Civico facciano parte associazioni, movimenti, organizzazioni, comitati di quartiere e singoli cittadini che, animati da passione civica, vogliono il bene della propria città.
Tutto questo in attesa di capire cosa succederà il 30 settembre, solo l'ultima delle date indicate dalla Regione dopo estenuanti rinvii per la pubblicazione del bando di gara internazionale per la privatizzazione delle terme di Sciacca. In questo quadro, l’assemblea del Comitato Civico ha deciso che il primo atto esterno debba essere un’interlocuzione diretta con l’amministrazione locale. Per questo il Comitato chiede un incontro, da tenersi il più presto possibile, ritenendosi che il primo cittadino sia la prima fonte informativa per fare il punto della situazione e il partner naturale con cui avviare questo percorso di riscossa e di pressione ad ogni livello, finalizzato ad ottenere una adeguata e moderna valorizzazione del nostro patrimonio termale.
Una questione ancora aperta nella quale si inserisce una strana apertura del parco termale, struttura completamente al buio e anche al centro di una polemica tra maggioranza e opposizione in ordine alle modalità di consegna. Parco che nelle scorse ore è tornato ad essere chiuso, probabilmente perché i luoghi sono interessati dalla derattizzazione effettuata nei giorni scorsi, allo scopo di evitare di mettere a contatto persone e sostanze chimiche velenose.
Va detto che la nascita di un Comitato civico non ha solo un valore simbolico, anche se in massima parte questa città ha assistito al degrado delle Terme con un'indolenza e un disinteresse che gridano letteralmente vendetta. Solo così, però, probabilmente, si potrà essere davvero presenti di fronte ad un bene da cui la Regione voleva togliere le mani nel modo sbagliato, ossia scaraventando addosso ad un comune assolutamente impreparato la gestione di beni complessi e difficili, salvo poi scoprire che se prima non si risolveranno i problemi di Acireale, le Terme di Sciacca rimarranno abbandonate al loro destino. Ed è un destino che non è accettabile. E intanto, proprio nell'obiettivo di coinvolgere la cittadinanza, Il Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca ha attivato la propria pagina facebook, attraverso la quale ogni cittadino può aderire.