non si può proprio sentire quando non c'è un solo comune siciliano dove i grillini governano e dove non abbiano lasciato dietro di sé una scia di fallimenti. Non si è fatta attendere la replica della maggioranza che sostiene il sindaco Valenti alle critiche di ieri del consigliere Teresa Bilello. Maggioranza che tira in ballo il caso della vicina Favara, dove la sindaca pentastellata viene sfiduciata dai suoi stessi consiglieri comunali, e di tutti gli altri comuni dell’Isola amministrati dai pentastellati. Dovunque i 5 Stelle hanno governato un ente locale, in Sicilia o in Italia, è stato un fallimento totale, osservano i consiglieri di maggioranza per i quali anche a Sciacca il Movimento, mediante un uso scientifico dei social e dei media, costruisce una rappresentazione falsa ed intellettualmente scorretta della realtà, il più delle volte condita anche da apprezzamenti ai limiti dell'invettiva personale. La verità è un'altra, si legge nel comunicato stampa: il voto dell'altra sera non aveva niente a che vedere con il Piano Triennale delle opere pubbliche, bocciato non perché sbagliato nei suoi contenuti e nelle sue proposte, ma perché, attraverso questo voto, si è voluto semplicemente continuare a trascinare la città in un clima di perenne scontro e contrapposizione; perché nello scontro e nella contrapposizione fine a se stessa, i contenuti vengono dopo la gazzarra. Un voto che, per il centrosinistra, penalizza le aspettative dei saccensi a poter finalmente mettere mano ad un serio piano di manutenzione delle strade, delle scuole e degli spazi culturali come la biblioteca, finalmente destinataria di un importante finanziamento. È un voto, prosegue ancora il centrosinistra, che va contro le aspettative dei saccensi che vogliono un impiantistica sportiva adeguata e degna, anche questa destinataria di importanti finanziamenti. Per quel che ci riguarda, conclude la maggioranza, accogliamo il confronto con qualunque forza politica che metta al centro la città e i suoi bisogni, siamo aperti al confronto, ma non siamo disponibili a subire questo clima di eterna contrapposizione, che fa male solo a Sciacca e che risponde solamente alla brama di potere di talune forze politiche, che vogliono accelerare il voto solo perché ritengono di poter ottenere un beneficio elettorale.