le nomine dei consulenti, il caso Cimarosa e la presunta richiesta di voti alla mafia, la demolizione delle case abusive a Triscina, gli affidamenti relativi ai lavori pubblici e tanto altro ancora. L'ex sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, replica punto per punto alle deduzioni emerse tramite la relazione del prefetto di Trapani Giuseppe Priolo che ha portato, nelle settimane scorse, allo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose. Per Priolo 4 su 6 assessori sarebbero stati iscritti alle logge massoniche. Secondo Errante: "mai vertici o esponenti di logge massoniche, almeno presentatisi come tali, hanno proceduto alla segnalazione di assessori". La scelta degli assessori, tutti incensurati, per Errante è avvenuta unicamente a seguito della segnalazione del partito politico di appartenenza. L'ex sindaco ha affidato le proprie considerazioni ad una lettera aperta e ad un video. "Voglio difendere la mia integrità morale. Non sarò mai più candidato per ruoli politici a Castelvetrano. Gli assessori mi sono stati indicati dai partiti e non da logge massoniche, e non ho mai chiesto voti alla mafia. Devo ancora capire quali, tra le mie 2600 delibere in un quinquennio, siano quelle oggetto di contestazione".