e i consiglieri di opposizione di Ribera tornano alla carica su una vicenda rispetto alla quale mancano, a loro dire, chiarezza e trasparenza. Troppi lati oscuri che riguardano sia la precedente gestione da parte di Sogeir, sia l'attuale gestione da parte di Riberambiente. Dubbi e lati oscuri che, per l'opposizione, non sono stati affatto chiariti neanche dalla risposta dell'assessore competente alla interrogazione che i consiglieri di opposizione avevano presentato nello scorso mese di maggio. Un servizio che costa tre milioni di euro l'anno, coperto dall'introito della Tari, effettuato per più di 13 anni da Sogeir e da febbraio 2018 da Riberambiente, società interamente partecipata dal Comune di Ribera che ha già cambiato, con determinazioni sindacali, tre amministratori unici. Per i consiglieri Angileri, Caico, D'Azzo, Failla, Farruggia, Lupo, Mulè e Tramuta, innanzitutto non si comprende come mai, nel periodo estivo e da alcuni anni, la raccolta a Seccagrande e Borgo Bonsignore sia stata affidata ad una ditta esterna con procedura di somma urgenza e con costi particolarmente elevati per il Comune. Se le borgate estive sono parte integrante del territorio comunale, osservano i consiglieri, la raccolta dei rifiuti in quei luoghi è da considerare rientrante nelle attività previste dal contratto di servizio che di fatto è stato ignorato con conseguente mancato rispetto delle norme contrattuali. Di conseguenza, il costo di questi ripetuti affidamenti avrebbe dovuto essere posto a carico di Sogeir e amministratori e dirigenti avrebbero dovuto applicare le penalità espressamente previste dal contratto di servizio per evitare un pesante danno erariale a carico del Comune. Consiglieri di opposizione che accusano inoltre l'amministrazione comunale di non avere mai ottenuto da Sogeir il rispetto del contratto neanche nella parte che prevedeva la presentazione di un piano finanziario entro il 31 ottobre di ogni anno. Dubbi e perplessità vengono poi sollevati in ordine alla stipula del contratto tra Comune e Riberambiente, che risalirebbe al 2004 quando invece Riberambiente è stata costituita nel 2017. Altra questione posta è quella dei mezzi utilizzati da Riberambiente e presi attraverso il sistema del nolo a freddo tramite affidamento per un costo complessivo di 4 mila 400 euro al mese. Ed ancora, la mancata previsione di somme per la bonifica dei siti inquinati e tutti i dubbi che riguardano le percentuali di raccolta differenziata che non si sa da quale ente o azienda vengano certificate e senza che abbiano mai prodotto una riduzione della Tari a carico dei cittadini, così come non si conosce l'ammontare delle somme derivanti dal conferimento dei rifiuti differenziati. Opposizione al Consiglio Comunale di Ribera la quale ritiene come non ci sia alcun organo che controlli la gestione dei rifiuti da parte di Riberambiente.