che, come è noto, dallo scorso 10 luglio impedisce la pesca a strascico in tre aree specifiche del Canale di Sicilia: a est del Banco Avventura, a Ovest del Bacino di Gela e a est del Banco di Malta. Obiettivo: favorire il ripopolamento ittico, in particolare delle specie del gambero rosa e del merluzzo. Pescatori e armatori sono tornati a riunirsi stamattina alla presenza dei vertici delle cooperative ma anche del sindaco Valenti, del deputato regionale Michele Catanzaro e del senatore Rino Marinello. Pescatori e armatori (i cui pescherecci battevano regolarmente proprio le zone ufficialmente ora interdette) che sono di nuovo pronti ad incrociare le braccia, come conferma Angelo Gueli, proprietario di peschereccio di Licata, che insieme ad una delegazione di armatori ha partecipato all'incontro di oggi. Le maestranze hanno chiesto una moratoria, perché la tensione torna a toccarsi con mano. L'Unione Europea tira dritto, ma la regione non ha ancora sbloccato la revoca del divieto alla pesca a strascico in vigore da 6 anni nel tratto di mare all'interno delle perpendicolari tra la foce del fiume Belice e Capo Granitola. Stiamo parlando del versante a ponente del porto di Sciacca, interdetto nell'ambito del discusso piano di gestione varato dalla marineria di Mazara del Vallo. L'assessore competente Edi Bandiera ha incontrato le marinerie saccensi assumendo degli impegni specifici. Che ancora non si sono concretizzati.