nella graduatoria definitiva del “Programma regionale di finanziamento al fine di favorire gli interventi diretti a tutelare l’ambiente e i beni culturali, per la realizzazione di infrastrutture per l’accrescimento dei livelli di sicurezza, per il risanamento dei centri storici e la prevenzione del rischio idrogeologico. Il decreto è stato già emanato dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità.
Il progetto, redatto dall’ufficio tecnico comunale diretto dall’ingegnere Rossella Sanzone, ammonta a circa 750 mila di euro e prevede la rimozione dei massi rimasti nella struttura dopo il crollo provocato dal terremoto del 1968, la messa in sicurezza delle colonne e quindi la fruizione al pubblico della pavimentazione della chiesa ai fini turistici.
“Per Montevago è un progetto importante – dice il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo - perché punta a recuperare e a rendere fruibile quello che è il simbolo del vecchio paese devastato dal sisma. Per la nostra comunità , aggiunge, la memoria è indispensabile per non dimenticare il dramma del ’68 e per ricordarlo alle giovani generazioni. In questi anni sono diversi gli interventi di riqualificazione realizzati nel vecchio centro e gli eventi organizzati per consentire di vivere pienamente i luoghi devastati dal terremoto con l’obiettivo di mantenere viva la cultura e la storia della comunità che, per scelte legate al trasferimento del centro urbano dopo il sisma, purtroppo rischiano di perdersi. E’ attraverso il recupero e la fruizione di questi beni , aggiunge Margherita La Rocca Ruvolo, che può rimanere vivo il ricordo di quello che questi luoghi hanno rappresentato in passato.
La cattedrale di Montevago fu costruita sul luogo dove sorgeva un tempo la chiesa del Santissimo Crocifisso. E’ dedicata agli Apostoli Pietro e Paolo e fu iniziata a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo dal principe Giovanni Gravina Moncada. Portata a termine dal cardinale Pietro Gravina, fu consacrata nel 1820. La facciata presentava una sagoma neoclassica articolata su due ordini sovrapposti e affiancata da due alti campanili. L'interno era a croce latina, diviso in tre navate con cappelle laterali. All’incrocio del transetto con la navata centrale si innalzava la cupola emisferica.