riconosce la struttura di "stroke" (quella che prevede una unità dedicata alle malattie cerebrovascolari, sulla falsariga della "rete dell'infarto" per quanto rigaurda quelle cardiache) all'ospedale di Castelvetrano e non più al Giovanni Paolo II di Sciacca. Una decisione che ancora una volta penalizza la sanità saccense e che ha già registrato la reazione indignata del Comitato Civico per la Sanità: "Decisione immotivata, siamo alle solite, bisogna subito farsi sentire", dicono i massimi rappresentanti. Decisione immotivata soprattutto perché dal punto di vista diagnostico attraverso esami radiologici specialistici Sciacca era molto avanti, e da almeno un decennio l'ospedale di Sciacca può garantire risultati di altissimo livello, in un ambito che avrebbe potuto chiudere il cerchio con il riconoscimento dell'ospedale come "stroke". Eppure la nuova bozza di rete ospedaliera che si trova al momento nelle mani di pochi prevede tutt'altro, complicando come al solito le cose.