portando avanti azioni politiche volte alla modifica della disciplina normativa per arrivare ad una regolamentazione rispettosa delle peculiarità della pesca mediterranea”. È la richiesta contenuta in una lettera che il sindaco Francesca Valenti ha indirizzato a vari organi politici e amministrativi, a vari livelli, regionali, nazionali ed europei. È un documento sottoscritto anche dai parlamentari: Rino Marinello, Michele Catanzaro e Matteo Mangiacavallo e dalle tre Cooperative della pesca saccensi. La nota è stata inviata al presidente della Commissione Europea, al commissario della Commissione Europea con delega alla Pesca, alla Commissione Parlamentare Europea alla Pesca, al Ministro delle Politiche Agricole, al presidente della Regione Siciliana, all’assessore regionale alla Pesca, all’assessore regionale alle Attività Produttive e al Prefetto di Agrigento.
Il sindaco di Sciacca , insieme ai deputati della città – hanno rappresentato la necessità e l’urgenza di programmare azioni forti e chiare a sostegno della locale marineria, comparto economico fondamentale, che rischia il collasso a causa di una crisi prolungata alla quale si è aggiunto un assetto normativo gravemente penalizzante. Malessere che la marineria saccense ha espresso nei mesi scorsi con il blocco dell’attività di pesca e che intende ora tornare ad evidenziare con altre iniziative di protesta, come deciso nel corso della riunione svoltasi sabato scorso nei locali della parrocchia di San Pietro. Sindaco e parlamentari della città, assieme alle tre cooperative della pesca, hanno voluto condividere le istanze portate avanti dalla marineria e le hanno rappresentate alle competenti istituzionali regionali, nazionali e comunitarie. Le legge sulla pesca, hanno scritto, hanno tenuto conto solamente di caratteristiche e numeri, verosimilmente propri della pesca atlantica, ma che non tengono conto minimamente delle specificità della pesca mediterranea. Una politica comunitaria che pare riguardare solo imbarcazioni dotate di grandi equipaggi e sistemi e contesti di pesca non esistenti nella realtà siciliana. La presa di posizione del sindaco e dei parlamentari saccensi si esplicita in una serie di rivendicazioni che riguradano : la Moratoria e deroga al Regolamento 982 del 2019 che vieta la pesca a strascico, il blocco dei regolamenti comunitari sugli scarti e istallazione a bordo di telecamere;
l’utilizzo di reti a maglie piccole e riduzione delle multe; la modifica della legge 154 del 2016 e revisione del sistema sanzionatorio; la predisposizione di misure di sostegno al reddito della categoria unica diverse da logiche di ammortizzatori sociali e l’agevolazione per l’accesso al credito per gli armatori e i pescatori per perdite economiche causate da eventi climatici avversi, emergenze ambientali e costi di soccorso in mare durante le loro attività di pesca.