Sul piano politico la sua sostituzione ha generato l'ennesimo caso all'interno della maggioranza che sostiene il governo Crocetta e una vera e propria partita a scacchi vinta dal Partito Democratico, rispetto a Sicilia Futura. La sua sostituzione è arrivata ieri pomeriggio, a conclusione di una lunga riunione di giunta preceduta, appunto, dal pressing del Pd agrigentino in tale direzione e dalle forti critiche che, invece, già ieri mattina aveva espresso il parlamentare Michele Cimino che di Ficarra, non è un mistero, è sempre stato un sostenitore. Via Ficarra arriva Gery Venuti, già direttore generale degli ospedali Cervello e Villa Sofia di Palermo. Salvatore Ficarra andrà a guidare l'Asp di Ragusa e, per la cronaca, a chiudere il cerchio c'è la nomina di Maurizio Aricò, provenienti da Ragusa, alla guida dei due ospedali Palermitani. Tutto il resto rimane invariato nonostante per tutti i dirigenti della sanità siciliana la scadenza del contratto sia prevista per dopodomani. E' proprio su questo che Sicilia Futura ha impiantato la polemica politica, parlando di decisione imbarazzante da parte del governo Crocetta e di provvedimenti senza senso per la sanità nell'isola, frutto di chissà quali interessi quando, invece, il buon senso imponeva di non creare situazioni di discontinuità nelle aziende provinciali a pochi mesi dalle elezioni. Insomma un caso e tre sostituzioni squisitamente politiche, con il Partito Democratico che oggi canta vittoria in relazione al trasferimento di Salvatore Ficarra, manager che, del resto, ha avuto rapporti conflittuali non solo con una parte della politica agrigentina, ma anche e in particolare con esponenti del territorio saccense: amministratori comunali, comitato per la sanità e movimenti, persino con i giornalisti. Ci sono stati diversi momenti di tensione, minacce di querele, sicuramente rapporti non facili, in parte superati, a onore del vero, con il direttore dell'ASP che poi non si è sottratto al confronto con gli esponenti del territorio saccense che, null'altro pretendevano se non di vedere risolti i problemi degli ospedali di Sciacca e Ribera. Sicuramente non è facile guidare un'azienda sanitaria dovendo rispondere alle logiche del risparmio dettate dalla politica che, dopo anni di sprechi, ha invertito bruscamente la rotta perdendo di vista l'obiettivo dell'assistenza e della qualità del servizio sanitario. Di questo va dato atto al manager Ficarra nell'augurargli un buon lavoro nel territorio di Ragusa. Ad esprimersi a favore della decisione del governo di non confermare l'incarico a Ficarra è oggi il gruppo parlamentate del Movimento 5 Stelle all’Ars e in particolare il deputato Matteo Mangiacavallo che aveva manifestato più volte perplessità sull’operato dell’ex manager mediante la presentazione di numerosi atti parlamentari e attraverso una diretta interlocuzione con l’assessorato, in ordine alle diverse e numerose disfunzioni all’interno dei vari presidi ospedalieri ricadenti sotto l’amministrazione dell’Asp agrigentina. Avevamo evidenziato, conclude Mangiacavallo le divergenze e le conflittualità con gli organi istituzionali del territorio pertanto sarebbe stata inopportuna la conferma anche solo da commissario.