Tuttavia, se si eccettuano gli abboccamenti più o meno informali che avvengono periodicamente nell'antisala consiliare, è innegabile come sia la prima volta nella storia che un sindaco convochi ufficialmente l'Opposizione per un confronto formale. Lo ha fatto Francesca Valenti. Certo, lo ha fatto nel tentativo di salvare un Bilancio di previsione che sta rischiando apertamente di venire bocciato, con gravi conseguenze per la città. Un fatto, questo, incontrovertibile, e con buona pace della bizzarra precisazione del sindaco, che ieri ha tentato di slegare la questione dei punti finanziari dal tentativo di intavolare una discussione con i suoi oppositori.
Oppositori i quali, dal canto loro, pur non avendo potuto che prendere atto di questo tentativo, pur definito da più parti “tardivo”, naturalmente hanno accolto l'invito di Francesca Valenti a questa sorta di consultazione che, in qualche romantico ha richiamato addirittura alla memoria le consultazioni ben più solenni che si tengono al Quirinale. No, a Sciacca non si decidono le sorti dell'Italia. Si decidono invece, quelle sì, le sorti di 73 famiglie, quelle dei precari, che chiedono la stabilizzazione. Cosa possibile, almeno se ci basiamo sulla posizione ufficiale del dirigente responsabile Nando Rapisardi, entro e non oltre il 31 ottobre, e a bilancio approvato. Ora, se c'è chi sostiene che in realtà non ci sia alcuna deadline, ovvero nessuna spada di Damocle che impedisca di prorogare i contratti, non la pensa così l'amministrazione. La quale, nel frattempo, si è impegnata pubblicamente a confermare agli ex Lsu le 21 ore lavorative (questione come si sa tuttora oggetto di negoziato anche coi sindacati) ancorché con il riconoscimento di 18 ore ufficiali più ulteriori 3 ore di integrazione. Vedremo come andrà a finire.
Ma torniamo alle consultazioni della Valenti. Incontri fatti in Sala Viola, una stanza della presidenza del Consiglio comunale, quasi a volere simboleggiare anche con la scenografia, nel sempre meno appassionante teatrino della politica, che è stato il sindaco a bussare alla porta dell'Opposizione, e non il contrario.
Ma già sullo stesso metodo di convocazione siamo stati a ridosso dell'ennesimo caso. La Valenti infatti ha invitato i rappresentanti dei singoli gruppi, riservando perfino incontri individuali ai componenti del Gruppo misto. Il centrodestra però si è presentato al vertice al gran completo. È uno schieramento dove, sul Bilancio, la contrapposizione in atto da settimane tra falchi e colombe non è più un mistero. Discutono animatamente, infatti, da un lato chi vuole bocciare lo strumento finanziario senza se e senza ma, e dall'altro chi, al contrario, vuole parlarne. Non trascurando il fatto che non basta approvare il bilancio, ma bisogna poi dargli immediata esecutività, per la quale occorre la maggioranza assoluta.
Nel frattempo il comunicato ufficiale del centrodestra riferisce che “soltanto dopo due anni e mezzo il primo cittadino ha sentito il bisogno di incontrare le opposizioni”. Centrodestra che, nelle diverse componenti, rinfaccia a Francesca Valenti tutte le diverse occasioni di dialogo perse nel tempo su Acqua, Sanità, Terme, Stabilizzazione degli LSU eccetera. “Ma il confronto voluto ieri dal sindaco – precisano quelli del centrodestra - non inciderà minimamente sulle scelte che ognuno di noi compirà in merito ai punti da votare”. C'è però una netta critica a quello che l'opposizione considera il ricatto operato dall'amministrazione in merito alla vicenda della stabilizzazione dei precari.
Ma tra i più duri dell'odierna Opposizione c'è sicuramente Cinzia Deliberto, eletta (come è noto) con la maggioranza, che ieri all'incontro si è fatta accompagnare dall'affettuosa compagnia (sue parole testuali) di Salvatore Monte, tornato a sedere al tavolo di Francesca Valenti pur avendolo fatto qualche minuto prima in veste di consigliere del centrodestra. Cinzia Deliberto, per la quale Francesca Valenti dovrebbe offrire una svolta alla città, anche dimettendosi, ha ribadito che voterà contro il bilancio di previsione.
Sono andati insieme all'incontro col sindaco, anche se da tempo molto distanti politicamente, Teresa Bilello e Alessandro Curreri, in rappresentanza del Movimento 5 Stelle. I quali oggi sottoscrivono un documento nel quale fanno notare come “oggi che la maggioranza non ha più i numeri improvvisamente si rende conto che esistono anche i consiglieri di opposizione”.
I grillini ribadiscono di avere sempre lavorato con spirito costruttivo, avanzando proposte mai ascoltate, ma al contrario bocciate o non considerate per miope fare politico. Per Bilello e Curreri oggi l'amministrazione Valenti si trova in un vicolo cieco, senza alcuna possibilità di uscita, e chiede aiuto. I pentastellati fanno sapere che non sarà l'incontro di ieri a far cambiare loro atteggiamento politico.
Rimane Mizzica. Fabio Termine ha affidato ad un videomessaggio il suo commento sull'incontro con la Valenti. Sostanzialmente ribadisce il proprio no al Bilancio, e in merito alla stabilizzazione dei precari, lo stesso Termine è disponibile a salvare gli ex Lsu a condizione però che poi il sindaco si dimetta un minuto dopo. Intanto giovedì alla seduta consiliare già convocata per le 9 del mattino, oltre ai punti propedeutici bocciati già due volte (prezzo aree artigianli e piano triennale delle opere pubbliche) approda proprio il bilancio. Insomma: tra 48 ore, per dirla alla sciacchitana, si conosceranno morti e feriti.