abbia condiviso un unico documento sul destino delle Terme di Sciacca. Stiamo parlando di un'interrogazione sottoscritta da Michele Catanzaro, Margherita La Rocca Ruvolo e Matteo Mangiacavallo. Contiene tutta una serie di interrogativi nei confronti del governo della Regione sullo stato dell'arte riferito ai procedimenti riguardanti la selezione del partner privato che dovrà gestire il patrimonio termale. Chiedono, i parlamentari regionali, come mai non sia stata ancora chiusa la liquidazione della società Terme di Sciacca SpA, perché dal 30 giugno 2013 (data di scadenza della prima Manifestazione di Interesse con Avviso pubblico) ad oggi la Regione non sia ancora riuscita a portare a soluzione la problematica delle Terme di Sciacca, perché non sia stata data esecutività completa al contratto di concessione stipulato tra la Regione e il comune di Sciacca il 25 ottobre 2017. Inoltre, gli interroganti chiedono di sapere se sia stato individuato un advisor altamente specializzato per preparare in modo adeguato gli avvisi di manifestazione di interesse e di bando ad evidenza pubblica per l’affidamento, nonché per veicolare nel modo più efficace questi bandi sui mercati imprenditoriali internazionali, e se la strada della totale privatizzazione venga considerata l’unica utilmente percorribile. Viene chiesto poi al governo cosa intenda fare per portare a soluzione nel più breve tempo possibile e nel modo migliore la problematica della chiusura e della non adeguata valorizzazione del bacino idrotermale di Sciacca, che ai sensi della L.R. 11/2010 avrebbe dovuto definirsi entro 180 giorni tramite lo svolgimento di una gara ad evidenza pubblica. Infine, Catanzaro, La Rocca Ruvolo e Mangiacavallo chiedono di sapere se e quali iniziative utili e indifferibili si intendano intraprendere per evitare un ulteriore degrado del parco termale e una continua mortificazione del territorio. Tutte questioni che si inquadrano nel tentativo adesso di risalire la china, in un ambito nel quale però sono ancora tante e tali le incertezze che è difficile intravedere uno scenario che sia finalmente roseo. Questione su cui le polemiche sono sempre all'ordine del giorno, dopo che lo stesso sindaco è stato accusato di avere accettato l'avviso per manifestazioni d'interesse comunicatole dall'assessore Armao. Francesca Valenti ha precisato di non avere dato il via libera a nulla ma di avere preso atto del nuovo orientamento della Regione, riservandosi poi di dire come la pensa sul contenuto del documento. Questione su cui il Comitato Civico per il Patrimonio Termale ha chiesto di conoscere le osservazioni dell'amministrazione comunale nei confronti dell'assessorato regionale all'Economia ad integrazione o modifica della bozza di avviso pubblico per la manifestazione di interesse relativa ad alcuni beni immobili del complesso termale di Sciacca. Il comitato ritiene necessario, inoltre, che sul sito istituzionale del comune di Sciacca ci sia uno spazio dedicato alla pubblicazione di atti e documenti riguardanti la problematica termale nel rispetto delle esigenze di pubblica trasparenza.