dall'ospedale di Sciacca al Vittorio Emanuele II di Castelvetrano. Ieri la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo, insieme con l’assessore per la Salute Ruggero Razza, ha incontrato la Commissione tecnica regionale “rete della Stroke” per un approfondimento sul Giovanni Paolo II. Riunione che sembra avere prodotto i suoi effetti positivi. Insomma ai tecnici sono stati illustrati i motivi per cui l’ospedale saccense deve essere inserito nella rete dello Stroke Unit: primo perché è un Dea di primo livello, perché ha una radiologia attiva h24, perché ha una riabilitazione e perché nella nuova rete ospedaliera sono previsti quattro posti di neurologia che dovranno essere attivati immediatamente. Commissione tecnica regionale che ha mostrato disponibilità nel rivedere il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per garantire a Sciacca la Stroke Unit di primo livello. Rimane il rischio, per così dire, che a Sciacca venga riconosciuto uno Stroke non di primo ma di secondo livello. In tale eventualità, chiarisce Margherita La Rocca Ruvolo, è stato chiesto di prendere in considerazione il fatto che Sciacca possa avere come Hub di riferimento Palermo, tenuto conto che il nosocomio saccense ha già un collegamento informatico con la neurochirurgia dell’Arnas Civico e Villa Sofia, e tenuto conto delle distanze che intercorrono da Caltanissetta.