E' questo l'interrogativo che tanti saccensi si sono posti ieri sera alla vigilia dell'annunciato sciopero nazionale dei settori pubblico e privato proclamato per oggi a livello nazionale e al quale era stato annunciato che avrebbero aderito anche i lavoratori del servizio rifiuti di Sciacca. Così si erano espressi nei giorni scorsi i sindacati i quali in realtà avevano posto come ragione alla base dello sciopero non tanto le tematiche al centro della protesta a livello nazionale quanto piuttosto il solito problema del ritardo nel pagamento degli stipendi ai lavoratori. Alla fine comunque, a prescindere dal carattere nazionale dello sciopero o legato a problematiche squisitamente locali, oggi non c'è stata alcuna interruzione del servizio. In pratica i lavoratori, eccezion fatta pare solo per qualche unità, non hanno aderito allo sciopero nazionale né tantomeno protestato per il mancato pagamento degli stipendi. Questa mattina il ritiro del secco multimateriale differenziato c'è stato regolarmente ed in tutte le zone servite dal porta a porta. Ma nessuna comunicazione, nella giornata di ieri, è giunta in tal senso, che facesse cioè riferimento alla mancata adesione dei lavoratori di Sciacca allo sciopero nazionale. Ragion per cui oggi molti cittadini non hanno esposto i mastelli con carta, plastica, vetro e lattine, convinti chiaramente che il servizio non sarebbe stato effettuato. Succede anche questo in un già complicato sistema di raccolta che, com'è noto, spesso va in tilt ma per problemi di altra natura, a cominciare dalla capienza degli impianti. Nei giorni scorsi, quando dai sindacati fu annunciato lo sciopero, erano state le ditte Sea e Bono che gestiscono il Piano Aro a definire assurdo il tentativo di trasformare uno sciopero nazionale in una protesta a livello locale e per delle ragioni tra l'altro, il ritardo nel pagamento negli stipendi, che le ditte non condividono sostenendo di pagare ogni mese i lavoratori e di accumulare solo qualche giorno o settimana di ritardo per colpe che non sono delle ditte ma del complicato e farraginoso meccanismo di pagamento. A chi oggi ha tenuto a casa la plastica, non rimane che aspettare il prossimo turno di raccolta di questa tipologia di rifiuti che è in programma martedì prossimo.