ieri pomeriggio, un codice giallo dalla Protezione Civile Regionale. In poche ore a Sciacca sono caduti 48 millimetri di pioggia che, ovviamente, hanno determinato l’allagamento di alcune arterie e hanno fatto saltare alcuni tombini. Nulla di particolarmente grave, secondo quanto appurato dal servizio di protezione civile comunale che già ieri sera ha tempestivamente risolto alcune criticità che si erano verificate e predisposto misure di sicurezza nei luoghi particolarmente vulnerabili e ormai noti. In prossimità del ponticello di contrada Raganella, ad esempio, è stata collocata la transenna per vietare il transito veicolare, si è intervenuti per un’autovettura che era rimasta bloccata in contrada Vassallo, ma anche stamattina, con l’ausilio degli operai e dei mezzi dell’Esa si è lavorato per liberare dal fango alcune arterie. La via Lido, ma non è una novità, è quella che registra maggiori criticità e oltre al fango e ai detriti è scoppiata anche la fognatura. Dopo l’allerta con codice giallo della Regione, il Comune ha attivato il sistema locale di protezione civile per seguire l’evolversi della situazione e l’amministrazione comunale è stata continuamente in contatto con la Protezione Civile Regionale per eventuali aggiornamenti sullo stato di allerta.
Eppure sui social si è generata una sorta di “isteria collettiva”, legata sicuramente ai ricordi , ancora recenti, di alluvioni che hanno messo in ginocchio la città di Sciacca che non giustificano però minimamente gli attacchi e le violenze verbali all’indirizzo del sindaco Francesca Valenti di alcuni post su facebook. Sindaco sotto accusa per non avere adottato il provvedimento di chiusura delle scuole disposto dai colleghi di mezza Sicilia, quella orientale, ma soprattutto dal vicino comune di Ribera. A nulla è valsa la precisazione di Francesca Valenti, sempre sui social, sul fatto che a differenza di Ribera, Agrigento e di tutti gli altri comuni in cui era stata diramata l’allerta meteo con codice rosso, che determina il provvedimento di chiusura delle scuole, per la città di Sciacca la Protezione Civile Regionale non aveva rappresentato una situazione di grave pericolo, solo un codice giallo.
C’è un limite a tutto anche perché il “chiacchiericcio social” non fa altro che alimentare un clima di paura anche quando la situazione impone di mantenere la calma. E invece, si è arrivati anche a generare confusione con la notizia falsa di una ordinanza di chiusura delle scuole che non c’era.
Questa mattina un pallido sole ha rasserenato gli animi e speriamo abbia fatto riflettere tutti , posto che le allerte meteo stanno diventando un incubo, soprattutto per i sindaci che, qualsiasi provvedimento assumino, diventano bersaglio di attacchi o di facile ironia. A Ribera oggi scuole chiuse, ma invece della pioggia è arrivato il sole. Come la fai, la sbagli.