tra sospensioni e lavori ripresi nell’ambito di un confronto politicamente interessante, quello andato in scena al Consiglio comunale di Sciacca, quello chiamato ad approvare i punti propedeutici al Bilancio e lo stesso schema triennale, nel tentativo di salvare la stabilizzazione dei lavoratori precari, che stamattina hanno assistito attentamente allo svolgimento dei lavori. Lavori iniziati con il Centrodestra, che dopo avere subordinato il proprio lasciapassare al Bilancio 2019 a quello che ha definito “chiaro segnale di discontinuità” da parte della Valenti, ha incassato dal sindaco la disponibilità ad aprire una fase nuova, improntata su un maggiore dialogo con l’opposizione, non rinunciando perfino all’autocritica.
Il centrodestra ha provato a fare slittare i lavori a lunedì, ritenendo necessario un weekend di riflessione che servisse sia alla propria componente politica, sia a quella di maggioranza, prima di approdare alla decisione finale. Richiesta respinta dalla maggioranza: “Non c’è più tempo da perdere”.
Ma il destino degli ex lavoratori socialmente utili è stata la vera spada di Damocle sul destino di questo bilancio. Il centrodestra ha preso atto delle considerazioni fatte dal sindaco, ma ha anche preteso che Movimento 5 Stelle e Mizzica esprimessero la loro opinione chiara, temendo probabilmente che le predette forze politiche possano in qualche maniera sfruttare il rendimento in termini politici da una vicenda che vede la stabilizzazione dei precari al centro dell’attenzione del dibattito cittadino.
Monte e Valenti protagonisti del dibattito, che nel criticarsi vicendevolmente hanno anche avuto parole di apprezzamento per i toni pacati che sono stati utilizzati da entrambi. Lavori in corso, il pomeriggio in Consiglio comunale sarà particolarmente lungo. Bisogna anche capire in che modo il lasciapassare al Bilancio possa essere dato. Sicuramente attraverso l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione anche se poi rimane il dubbio sull’immediata esecutività.