disponendo la liberazione dei cugini Giuseppe e Filippo Carlino che erano agli arresti domiciliari. La difesa ha impugnato l’ordinanza cautelare sia sotto il profilo della insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, sostenendo che i due giovani imprenditori sono state vittime inconsapevoli di condotte altrui, sia in merito all’insussistenza di ogni esigenza cautelare posta a base del provvedimento coercitivo.
Il Tribunale ha indicato in 45 giorni il termine per il deposito della motivazione.
Nel prosieguo, una volta esaurita la fase cautelare, si continuerà a sostenere le ragioni dei due giovani imprenditori saccensi.