delle sedute consiliari dopo la loro trasmissione in streaming, oggi potremmo fare le opportune verifiche e non saremmo costretti a inseguire o a rinfacciarci la versione corretta di quanto sia stato detto o non detto da Francesca Valenti nella seduta consiliare della svolta, quella di venerdì scorso, quella che ha visto parte dell'opposizione dare l'atteso lasciapassare al Bilancio 2019 e alla conseguente stabilizzazione dei 73 lavoratori precari.
Inizia oggi, intanto, la settimana già individuata dal sindaco nel corso della seduta di venerdì, per cominciare l'attesa fase nuova, quella di un'apertura ad un superiore coinvolgimento della minoranza, nell'ambito di una linea di demarcazione storica fondamentale, che ha visto Francesca Valenti fare autocritica, ammettere la situazione di stallo nella quale le sue scelte hanno condotto il confronto, impegnarsi a dare discontinuità rispetto al passato, anche in ordine alla gestione dell'attuale giunta, incassando per tutto questo il disimpegno tecnico dell'opposizione di centrodestra (con l'aggiunta dell'indipendente Cinzia Deliberto e dei grillini Teresa Bilello e Alessandro Curreri), che ha di fatto permesso anche alle altre minoranze di ribadire il proprio no ai punti finanziari.
A distinguersi però è stato sicuramente Fabio Termine. Anche lui ha lasciato anzitempo i lavori, pur dissociandosi dall'accordo che Francesca Valenti aveva appena sancito insieme al centrodestra. Centrodestra che sabato scorso ha accusato, pur senza farne il nome, lo stesso Fabio Termine di avere dato vita ad una macedonia politica volta a spostare l'attenzione su altro. “Centrodestra e l'indipendente Deliberto – si legge in una nota – hanno chiesto un azzeramento della giunta come chiaro segnale di discontinuità politica. Di chi dovrebbe ascendere al ruolo di nuovo assessore – aggiungono i firmatari della nota – poco ci interessa”. Centrodestra che tiene a precisare di non avere barattato il bilancio e la stabilizzazione degli LSU con qualche poltrona. “Non vogliamo alcun ruolo digoverno sotto questa amministrazione, abbiamo solo detto che saremo pronti a discutere sugli attiche riguardano il futuro della città, e inoltre abbiamo sollecitato una maggiore serenità in sede di consiglio comunale”. Termine nel suo intervento accorato in aula aveva attaccato i suoi colleghi di schieramento di minoranza (si fa per dire) accusandoli sostanzialmente di avere amoreggiato con la coalizione di governo. Non ci stanno però quelli del Centrodestra: “Attendevamo un palese, chiaro segnale politico da parte del sindaco, ma diciamo no agli innesti in giunta, no alla suddivisione delle poltrone, no agliinciuci, no ai ribaltoni”. A Termine, indicato con il pronome di “qualcuno”, viene consigliato di ammettere quanto poco gliene sia interessato delle sorti degli ex precari. “Il clima da perenne campagna elettorale non premierà quanti oggi si ergono a verginelli della politica locale”. Per il Centrodestra l'unico obiettivo è Sciacca, con la sua crescita, la sua valorizzazione e la sua rinascita.
Fin qui dunque la polemica, che per quanto riguarda il Centrodestra non prende di mira Francesca Valenti, compreso il suo sostanziale passo indietro in ordine alla sua non esclusione (udita da almeno una cinquantina di persone in aula e in streaming, almeno fino alla cancellazione del file) dell'ipotesi di un possibile azzeramento della giunta. Ora il sindaco corregge il tiro, come era d'altro canto prevedibile. Il Centrodestra su questo preferisce essere molto cauto, prendendosela piuttosto con Fabio Termine, nel solco di quel clima nuovo che, sicuramente, adesso dovrà registrare la prima vera prova dei fatti. La Valenti ha anche detto: “da lunedì pomeriggio le cose cambieranno”. Da domani forniremo i dettagli su questi cambiamenti.