Su iniziativa dell’associazione “Ora basta”, quella fondata nei mesi scorsi dall'ex sindaco Ignazio Messina, si è costituito nei giorni scorsi il tavolo tecnico per le Terme di Sciacca. E' composto da professionisti del settore tecnico- urbanistico-legale e precisamente dall'avvocato nonché ex direttore amministrativo delle Terme Alfredo Ambrosetti, dagli architetti Michele Ferrara, Agostino Friscia e Michele Coco, dall'ingegnere Giuseppe Di Giovanna, dagli avvocati Ignazio Messina e Caterina Santangelo e dal geometra Alfonso Cutruneo. Tavolo tecnico i cui componenti non hanno ritenuto di aderire al comitato civico perchè intendono focalizzare la loro attenzione esclusivamente sul bando di affidamento, tant'è che annunciano di avere già pronto uno schema del documento, suscettibile di eventuali variazioni, modifiche e suggerimenti, che potrà costituire la base per il bando di affidamento, rigorosamente per asta pubblica, della gestione dell'intero complesso termale. Schema di bando che, nel giro di qualche settimana, il tavolo tecnico porterà alla pubblica fruizione della cittadinanza, dell'amministrazione comunale e dei competenti organi dell'amministrazione regionale, ritenendo superfluo ed inutile il passaggio preliminare dell’avviso esplorativo che, per il tavolo tecnico, comporta soltanto una ulteriore perdita di tempo, almeno sei mesi, con notevoli problemi in materia di conflitto di interessi tra i partecipanti, come peraltro l’Anac ha già rilevato in una propria delibera. IL pool di professionisti che ha dato vita al tavolo tecnico è infatti per l’adozione del bando di affidamento che, a loro dire, consentirebbe alla Regione di pervenire, in tempi relativamente brevi, alla celebrazione della gara già nella prossima primavera ed alla conseguente stipulazione del contratto di concessione soltanto qualche mese dopo. Ciò garantirebbe una spedita consegna del complesso termale all'eventuale aggiudicatario e l'inizio della gestione già per il 2021. Il tavolo tecnico inoltre ritiene fortemente lesivo dell’interesse della città l'esclusione, dal complesso dei beni oggetto della concessione, delle strutture alberghiere e delle stufe di San Calogero e dell’ex Motel Agip nonché la mancanza di alcuna indicazione rispetto alla concessione mineraria dell’acqua termale dichiarando di non comprendere poi perché la Regione per l’intervento per le Terme di Sciacca abbia stanziato 4 milioni e mezzo mentre l’intervento a tutela dei beni delle Terme di Acireale supera i dieci milioni di euro. Tutti aspetti per i quali il tavolo tecnico chiederà un serio ed incisivo intervento da parte di quanti svolgono funzione di rappresentanza, della città e del suo territorio, del Parlamento Regionale e di quello nazionale, di cui saranno monitorati azioni e risultati. Fin qui, dunque, gli obiettivi di questo nuovo organismo. Nel frattempo, anche il comitato civico va avanti con la strada intrapresa dal momento della costituzione. Facendo seguito alle iniziative intraprese proprio dal comitato e dopo che i deputati regionali Pullara e Mangiacavallo hanno sollecitato una convocazione della commissione sanità dell'Ars, il presidente della commissione Margherita La Rocca Ruvolo ha convocato per domani una riunione a Palermo con all'ordine del giorno l'audizione in ordine alle prospettive di ripresa dell'attività delle Terme di Sciacca. Riunione alla quale è stato invitato a partecipare il comitato civico e che fa seguito all'incontro che il comitato civico ha promosso nei giorni scorsi proprio con i deputati regionali del territorio che sulle Terme hanno poi presentato interrogazioni parlamentari ai governi sia regionale sia nazionale.