esponevano proprio questo messaggio, chiaro simbolo di uno scenario impossibile, tanto più che ad annunciarlo era un cartello permanente, che ogni giorno indicava lo stesso contenuto.
Un avviso che viene in mente rispetto a quello che è successo nel dialogo da “fase due” aperto da Francesca Valenti nel rapporto con l'opposizione. Come dire che nel momento in cui il sindaco ha accolto l'invito a un superiore dialogo, puntando tutto sul tavolo da poker necessario per salvare Bilancio e precari, improvvisamente sono tutti spariti.
E così stavolta non si può dare la colpa al sindaco se l'annunciato incontro che dovrebbe iniziare a cambiare l'andazzo dei prossimi due anni e mezzo non si sia potuto svolgere. Tra impegni pregressi e spiegazioni politiche, tutto è stato rimandato alla prossima settimana. Il dibattito però rimane acceso, dove si continua a giocare a rilanciare e a rendere il banco sempre più ricco e i giocatori sempre più attratti dalla mossa più azzardata. Ma sembra che i fatti obbediscano all'antica e sempre attuale filastrocca siciliana che assimila i giorni della settimana con gli impegni che, umanamente, si preferisce rinviare. Una settimana in più o in meno non cambia nulla. L'opposizione continua a invocare l'azzeramento della giunta, pur precisando di non avere alcuna intenzione di trasformare il dialogo in un accordo vero e proprio. Nel dibattito oggi sono intervenuti Teresa Bilello e Alessandro Curreri, che mostrando di avere superato le incomprensioni che li hanno tenuti lontani per oltre due anni, evidenziano che era da tempo che il Movimento 5 Stelle si aspettava quella annunciata maggiore attenzione, confronto e collaborazione nei riguardi delle proposte avanzate dalle minoranze presenti in aula consiliare (sempre bocciate). Dicono, Bilello e Curreri, che questa nuova fase deve aprirsi alla luce del sole. “A noi – dicono i pentastellati - non interessano le poltrone e dunque non proporremo nomi, ed è anche per questo motivo che non partecipiamo ad alcun incontro”.
Ciò che i grillini dichiarano di volere è che l’amministrazione faccia ciò che è stata chiamata a fare, ovvero risolvere i principali problemi che attanagliano la città. Nulla di più, nulla di meno. Ma se non c'è una deadline poco ci manca. “Non offriremo troppo tempo a questa amministrazione, ma nel poco tempo che le lasciamo dimostri subito, se n'è capace, di essere in grado di operare con lungimiranza politica e amministrativa”. I consiglieri del Movimento 5 Stelle annunciano che presenteranno nei prossimi giorni un documento alla città con pochi punti programmatici che, a loro avviso, l’amministrazione dovrebbe portare a termine concretamente e celermente. E chiedono di vedere azioni definite tangibili e misurabili. Dicono no, Teresa Bilello e Alessandro Curreri, a quelle che definiscono “altre perdite di tempo per i cittadini”. Dicono che se non noteranno cambiamenti, come già detto in Consiglio Comunale durante l’approvazione del Bilancio, inizieranno a bussare alla porta dei consiglieri di maggioranza per chiedere loro “senso responsabilità” e un gesto di grande rispetto e amore per questa città, sottoscrivendo la mozione di sfiducia che permetterà di ritornare a nuove elezioni. “Non cerchiamo né vogliamo nessun tipo di accordo con questa maggioranza, tuttavia, non ci tireremo mai indietro dinanzi alle nostre responsabilità e al nostro ruolo di minoranza, propositiva e costruttiva”, dicono i consiglieri grillini. Chiarendo che è questo il motivo per cui non sono usciti dall’aula consiliare quando si trattava di approvare il bilancio, ma fino all’ultimo sono stati presenti per trovare la soluzione più corretta a difesa di 73 famiglie (quelle dei precari) che rischiavano di rimanere senza stipendio, ed ecco anche perché, allo stesso modo, non ci sederemo a porte chiuse in accordi a tavolino a dialogare con l’amministrazione.