sono questi il primo e l'ultimo del listone di 15 punti programmatici posti dal Movimento 5 Stelle di Sciacca all'amministrazione Valenti con data ultima di scadenza il primo maggio 2020. Cinque le macroaree prescelte: Terme, Turismo, Viabilità, Acqua/Rifiuti e Randagismo. Sei mesi di tempo, quelli concessi alla Valenti, in mezzo ai quali sono finiti temi al centro del dibattito pubblico, che i grillini mettono in un'agenda particolare presentata stasera nel corso di una conferenza stampa: dalla concertazione sull'impiego dell'imposta di soggiorno alla pubblica illuminazione, dalla ZTL alla riduzione dei costi dell'acqua pubblica. E ancora: ridurre di almeno il 30% la TARI e un maggiore rispetto dei contenuti del piano Aro. "Obiettivi raggiungibili in 6 mesi, la nostra non è una sfida alla Valenti, ma la voglia di parlare di cose concrete", ha detto Teresa Bilello. "È la terza volta che Francesca Valenti promette una svolta: 6 mesi di tempo sono sufficienti per dimostrarla, non abbiamo interesse per alcun azzeramento della giunta, vogliamo risposte". Presente alla conferenza stampa anche Alessandro Curreri, a suggellare la ripresa di un'azione comune all'interno del M5S dopo le fibrillazioni del passato. "Riproponiamo i temi dei cittadini, Destra e Sinistra hanno dimostrato di non riuscire a risolvere i problemi, che se ne vadano a casa" ha detto Curreri. Non ha nascosto i suoi dubbi sulla reale concretezza dell'annunciata svolta della Valenti il deputato regionale Matteo Mangiacavallo: "Abbiamo registrato un fallimento". Sulle Terme Mangiacavallo ha auspicato che l'auditorium di San Francesco venga estrapolato dai beni che la Regione deve affidare: "Quello è un bene che deve andare al comune, che ne ha bisogno", ha detto il deputato.