di conseguenza, al momento restano al loro posto. E' questo ciò che è successo nelle ultime ore nel mondo della sanità siciliana. In buona sostanza, non cambia nulla e tale situazione potrebbe restare così almeno fino a Ferragosto. Il motivo della situazione di stallo che verosimilmente si protrarrà fino alla metà di agosto risiede nel parere del Cga richiesto dall'assessorato regionale alla salute dopo l'approvazione della norma “bloccanomine” all'Ars. Ma in questi giorni Gucciardi ha anche richiesto un ulteriore parere all'ufficio legislativo e legale. In buona sostanza, la nomina dei commissari dovrà seguire le procedure previste dalla legge per la nomina dei direttori generali. Le nomine decise giorni fa dalla giunta di governo dovranno pertanto essere trasmesse alla Commissione Affari Istituzionali dell'Ars che dovrà dare un parere obbligatorio ma non vincolante. Solo dopo tale pronuncia gli atti potranno tornare alla giunta di governo che dovrà nuovamente riunirsi per deliberare ancora una volta le nomine, dopo il via libera del Parlamento. A questo punto le carte saranno trasmesse a Palazzo d'Orleans e servirà un decreto del presidente della Regione. “Spero che in due, massimo tre settimane l'iter possa concludersi”, ha dichiarato Gucciardi che intanto, nel suo decreto, ha fissato il termine di 45 giorni a partire dalla scadenza dei contratti. I manager prorogati potrebbero dunque rimanere in carica fino a Ferragosto. Per il momento si fermano le rotazioni e Salvatore Lucio Ficarra, che era stato nominato alla guida dell'Asp di Ragusa, resterà all'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Una situazione che rimane dunque immutata e che desta preoccupazioni sotto tanti punti di vista, se si considera che nel decreto di Gucciardi viene specificato che i manager prorogati potranno adottare solo atti di ordinaria amministrazione nonché atti urgenti i indifferibili con indicazione specifica dei motivi di urgenza e indifferibilità. Il rischio è che questa situazione di stallo possa rallentare ancora una volta le procedure di immissione in ruolo di medici, infermieri e operatori della sanità. E oggi, naturalmente, fioccano le reazioni e i commenti. Insorge il Movimento 5 Stelle. “Il governo regionale sfrutta l'incertezza della situazione per spostare furbescamente la pratica dei posti di lavoro negli ospedali a ridosso delle elezioni, Gucciardi si dimetta prima che il settore tracolli”, afferma il deputato pentastellato e componente della commissione sanità Francesco Cappello. Il governo regionale, aggiunge, consapevole che le nomine dei commissari avrebbero dovuto seguire quelle ordinarie per la nomina dei manager, furbescamente ha colto la palla al balzo per rinviare ulteriormente il piano delle assunzioni e sfruttare l'operazione in maniera clientelare. E così, con un escamotage giuridico, prosegue il Movimento 5 Stelle, è riuscito a disapplicare la norma emessa dall'Ars che, seppure impugnata dallo Stato, è ancora vigente e operativa, ottenendo l'effetto di esautorare i direttori generali e bloccando di fatto l'iter delle assunzioni ormai divenute indifferibili per evitare che il sistema tracolli. E' stato superato ogni limite, e' invece il commento del Tribunale per i Diritti del Malato di Sciacca. “Chi si assumerà le responsabilità di eventuali danni ai malati che, senza personale sanitario, sono a rischio clinico gravissimo, osserva Lilla Piazza a giudizio della quale una vicenda paradossale come questa non può e non deve interferire con la copertura dei vuoti enormi di personale nelle strutture sanitarie, sia ospedaliere sia territoriali.