i precari di Ribera non ci stanno ad essere strumentalizzati e oggi prendono posizione sulla mancata stabilizzazione annunciando che da domani, in segno di protesta, attueranno il cosiddetto sciopero bianco.
Non è accettabile, scrivono i 91 precari di Ribera, continuare ad assistere ad una forma di cannibalismo politico senza esclusione di colpi da parte di chi ha la rappresentanza istituzionale del Comune. Manifestano, dunque, il loro disagio e sottolineano come si continui a giocare sulla pelle di lavoratori che con dignità giornalmente tenengono in piedi uffici e svolgono mansioni che spesso non sono nemmeno di competenza degli stessi. In questo ultimo anno, aggiungono, tutti gli enti locali hanno attivato il processo di stabilizzazione, mentre a Ribera si assiste ancora a “sceneggiate” che nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti.
La realtà, aggiungono, è che vi è spesa storicizzata per la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato fino al 2038, per cui nessun impedimento si profila sotto questo aspetto, se non un gioco delle parti che ha come oggetto la vita e la stabilità non solo economica di 91 persone che hanno da sempre lavorato, ma anche delle loro famiglie. Chiedono, duque, che la loro vicenda venga affrontata con maggiore responsabilità e con la solerzia che impone il ruolo ricoperto di rappresentanti la collettività e, soprattutto, che l’amministrazione proceda all’attesa stabilizzazione. Così come sollecitato dall’opposizione, anche i precari, invocano un consiglio comunale straordinario.
Da domani scatta la loro protesta, ma intanto la questione stabilizzazione, legata anche a Ribera all’approvazione del bilancio 2019, continua ad animare la polemica politica tra maggioranza e opposizione.
Dopo 4 anni e mezzo di capricci e sperperi il sindaco Pace adesso punta sul senso di responsabilità di tutto il Consiglio comunale per approvare il prossimo bilancio comunale, consapevole che la sua maggioranza non ha i voti necessari a far passare l’adozione dello strumento economico. E’ quanto dichiara oggi il consigliere Emanuele Li Voti che ritiene assolutamente tardiva la richiesta di aiuto alla minoranza, con la contestuale strumentalizzazione delle aspettative di stabilizzazione dei precari. Un sindaco, aggiunge Li Voti, che in questi anni non ha mai avuto senso di responsabilità e rispetto per l’opposizione e che non ha mai accolto nessuna delle nostre proposte. Ora, conclude il consigliere Li Voti, si fa leva sul senso di responsabilità di ciascun consigliere comunale per fare quello che da tanto tempo l’amministrazione Pace ha rinviato: ossia la stabilizzazione dei dipendenti precari.