A confermarlo oggi al nostro Telegiornale il capogruppo del Partito Democratico Gioacchino Settecasi. L'intesa tra i rappresentanti delle forze della coalizione si allarga dunque anche ad Italia dei Valori, di cui l'ex sindaco è segretario nazionale. Intesa sancita nelle scorse ore in una riunione che si è svolta nella casa di campagna di Messina. Adesso rimane da definire soltanto la modalità relativa alla partecipazione dell'ex sindaco nel progetto, ossia se attraverso alcune candidature per il Consiglio comunale da lui indicate da calare all'interno della lista del Pd, ovvero attraverso la presentazione di una ulteriore lista, nella quale potrebbe anche inserirsi a questo punto il progetto Patto per Sciacca, quello fondato nei mesi scorsi da un altro ex sindaco, Mario Turturici, insieme al consigliere comunale Salvatore Monteleone.
Uno scenario, l'innesto di Ignazio Messina nel raggruppamento di centrosinistra, che dunque potrebbe far schizzare a 6 il numero di liste a sostegno del candidato a sindaco: il Pd di Michele Catanzaro e Filippo Marciante, Sciacca Democratica di Nuccio Cusumano, Sicilia Futura di Michele Cimino e Salvatore Cascio, Sinistra italiana di Paolo Mandracchia e Fabio Leonte, una lista civica espressione di Michele Buscarnera e Michele Ferrara e, dunque, la lista di Ignazio Messina e, forse, Mario Turturici. Uno schieramento di forze che naturalmente tende a conquistare quel 40% utile a bloccare il premio di maggioranza. Il punto è che al momento manca ancora l'indicazione del candidato a sindaco. Stando ai si dice Paolo Mandracchia avrebbe chiesto qualche giorno di tempo per sciogliere la riserva. C'è chi guarda ancora all'ipotesi di un possibile coinvolgimento dell'ingegnere Viviana Rizzuto ipotesi che, però, sembra essersi allontanata per ragioni familiari. Ma la notizia oggi è che alcuni dirigenti del Pd non si sono ancora rassegnati all'idea che le strade con l'associazione Mizzica debbano dividersi. Pare che siano in corso tentativi concreti di fare l'accordo e cooptare anche questo raggruppamento. Obiettivo invero difficile, visti i paletti frapposti da uno dei leader di Mizzica Fabio Termine. Ma in politica mai dire mai. Quelli di Mizzica lavorano ancora alla candidatura di Domenico Contino.
Dagli altri schieramenti non giungono novità di rilievo. Si parla da qualche ora, come abbiamo anticipato nei nostri telegiornali di ieri, dell'ipotesi che Fabrizio Di Paola possa ripensarci e ricandidarsi, ponendo così fine nel modo più sorprendente possibile alla ridda di indiscrezioni, da lui mai smentite comunque, che da mesi lo vedrebbero orientato a rinunciare, per stanchezza e per frustrazione. La sua eventuale ricandidatura vedrebbe ai nastri di partenza il blocco originario, a meno che Forza Italia non cambi idea, dopo aver annunciato che avrebbe sottoscritto nuovamente un accordo solo a condizione che il candidato fosse stato Fabrizio Di Paola, e non altri. Calogero Bono è a bordocampo, pronto a spendere il suo nome, pare con un intento di sfida nei confronti del Pd, che sembra ormai essersi sottratto definitivamente dal tentativo del presidente del Consiglio comunale di raggiungere un accordo per creare una grande coalizione per arginare l'ondata grillina.
Dal Movimento Cinquestelle ancora nessuna novità. I nomi in ballo restano quelli che girano da qualche giorno. La scrematura finale avrebbe prodotto una terna di nomi: Giuseppe Livio, Ivana Dimino e Alessandro Mucaria. Uno di loro tre dovrebbe essere il candidato pentastellato alle prossime elezioni amministrative. Con Stefano Scaduto, che non si sa ancora se scenderà in campo con la lista denominata Popolari per Sciacca, si prospettano cinque candidature a sindaco. Non escludendo eventuali ulteriori outsider più o meno civici. E la campagna elettorale è ormai iniziata.