(all'interno di Sala Falcone Borsellino, e non in incontri diversi, più o meno riservati), l'intenzione reale di Francesca Valenti e della sua coalizione rispetto alla nuova fase annunciata nel corso della ormai celebre seduta consiliare nel corso della quale furono approvati i punti finanziari, agevolando così la stabilizzazione dei lavoratori precari. C'è l'intesa tra gli schieramenti a Sciacca, affinché i lavori riferiti a questa necessità si tengano il più presto possibile, già la prossima settimana. È stato questo uno dei punti d'intesa sanciti ieri nel corso di una conferenza dei capigruppo convocata però urgentemente da Pasquale Montalbano nell'ottica di fissare un'altra seduta consiliare utile ad approvare, urgentemente, due debiti fuori bilancio. Seduta già fissata dunque per domani sera alle 20. Seduta che potrebbe tenersi regolarmente già in prima convocazione, senza dunque alcuna mancanza di numero legale, senza dunque la necessità di rinviare tutto alle successive ventiquattro ore. Non c'è più tempo da perdere, infatti, soprattutto in ordine ad uno dei due debiti fuori bilancio da approvare, che dai 4.000 euro originari di risarcimento dovuti dal comune (in ottemperanza ad una sentenza passata in giudicato), costringerà l'ente, tra interessi e spese di giudizio (la controversia è iniziata nel 2010) a pagare tre volte tanto, ossia 12 mila euro. Bilancio scaturito dalla decisione di una cittadina di far causa al comune per i danni subiti da un'insidia stradale. Sotto i riflettori il tempo che si è perso, che ha indotto il TAR (presso cui la controparte del comune di Sciacca si era rivolta) a pronunciare sentenza di ottemperanza, disponendo la nomina di un commissario, che si dovrebbe sostituire al Consiglio in caso di ulteriore inerzia. Commissario indicato nel segretario generale di Ribera, la dottoressa Clara Vittoria Triglia. Commissariamento che, peraltro, aggraverebbe le spese in capo al comune. Tutto scaturisce dai tempi che probabilmente avrebbero dovuto essere ben più celeri riguardo al lavoro burocratico necessario prima di arrivare al via libera in aula e al doveroso pagamento di queste spettanze. Un tema, quello del pagamento dei debiti fuori bilancio, su cui puntualmente ogni anno la Corte dei Conti ribadisce le proprie raccomandazioni. Il secondo debito da approvare rigaurda altri 12 mila euro alla cooperativa Universo donna.
Tornando alla situazione politica, si sa che all'appello di Francesca Valenti al momento non c'è stata una risposta favorevole, anche perché non è stata considerata conducente, da parte sua, la modalità di convocazione delle riunioni. Considerano, i consiglieri di opposizione, che il sindaco abbia operato una sorta di "marcia indietro" rispetto ad un impegno di massima assunto in aula, avendo interpretato che il riferimento ad una "rimodulazione complessiva" della giunta significasse il suo azzeramento. Cosa che la sindaca ha smentito. Anche se, soprattutto dal centrodestra, viene rivelato che nelle riunioni durante le pause dei lavori consiliari, la Valenti avrebbe assunto un impegno di tale portata. C'è sullo sfondo l'iniziativa del Movimento 5 Stelle, che con i suoi 15 punti da varare in 6 mesi ha di fatto messo alla prova l'amministrazione, anche se al nostro Telegiornale sabato scorso il sindaco si è detta disponibile ad esaminare i singoli punti (Terme, Randagismo, Acqua/Rifiuti, Turismo e Viabilità) nell'ambito di un confronto fisico, e non solo attraverso una lettera indirizzata al suo ufficio. Vicenda politica di fondamentale importanza, su cui i riflettori non possono spegnersi, perché da una possibile svolta dipende il resto di una consiliatura complessa e assai difficile da gestire. Si sa che la Valenti vuol nominare altri due assessori, per completare la sua giunta anche grazie alla possibilità concessa dalla legge. I suoi capi elettori (a partire da Nuccio Cusumano) hanno fatto sapere di puntare su questo passaggio, ma probabilmente il sindaco tenterà di mettere sul piatto della bilancia questi due scranni per tentare una concertazione, che invero apparirebbe piuttosto difficile, visto che tutti tengono a precisare di volere stare lontani da quelle che vengono definite "poltrone" con le opposizioni.