per evitare un ulteriore aggravio di spese oltre a quelle già sostenute. Punti approvati all’unanimità dai dieci consiglieri di maggioranza e sei di opposizione che erano presenti in aula. Per uno dei due debiti, scaturito dalla causa intentata nel 2010 da una saccense, c’era il rischio di dover sostenere anche le spese relative al commissariamento disposto dal Tar a causa del mancato risarcimento da parte del Comune alla donna, nonostante la sentenza passata in giudicato. Peraltro dai 4 mila euro originari si era già passati a 12 mila euro di debito fuori bilancio. Stesso importo per l’altro debito nei confronti della cooperativa Universo donna. Non sono mancate le polemiche da parte dell’0pposizione per una gestione dei debiti fuori bilancio ritenuta superficiale e rappresentativa del modo di amministrare della giunta Valenti. Basti pensare, ha evidenziato il consigliere Calogero Bono, che di un milione e mezzo di euro previsti nel bilancio 2019 per i debiti fuori bilancio, ad oggi sono stati liquidati solo 210 mila euro. Da qui alla fine dell’anno sarà, dunque, necessaria una vera e propria corsa contro il tempo per liquidare le rimanenti somme. Quella dei debiti fuori bilancio, ha replicato l’assessore Fabio Leonte, è una complicata e non certo nuova situzione, tutte le amministrazioni si sono confrontate con la problematica. Adesso l’attenzione si sposta sulla seduta consiliare concordata per mercoledì prossimo e con all’ordine del giorno la nuova fase della politica saccense annunciata dal sindaco in occasione della famosa seduta consiliare che ha portato all’approvazione del bilancio e della conseguente stabilizzazione dei precari. Seduta consiliare voluta dalle opposizioni che, come è noto, hanno disertato le riunioni convocate da Francesca Valenti sostenendo che di politica si deve parlare nella sede deputata, ossia l’aula consiliare, che è aperta a tutti e non all’interno delle segrete stanze. Probabilmente si vogliono evitare ulteriori fraintendimenti, dopo quella che l’opposizione ha considerato una sorta di marcia indietro del sindaco su un ipotetico azzeramento della giunta che Francesca Valenti ha dichiarato di non avere mai assunto. Insomma, se c’è da discutere di svolta o di nuova fase della politica è meglio farlo in assemblea pubblica e con la trascrizione degli interventi, onde evitare ulteriori equivoci.